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Si ampliano i beneficiari della mobilità in deroga

Ci saranno anche le persone provenienti dalla mobilità ordinaria e dalla disoccupazione speciale edile tra coloro che beneficeranno della mobilità in deroga nel corso del 2016. La Regione Piemonte, d’intesa con le parti sociali, ha così deciso di ampliare la platea di chi potrà accedere a questo strumento, che continuerà a comprendere i disoccupati con più di 50 anni che abbiano esaurito l’ASpI o la NASpI.

Per usufruire della mobilità in deroga, della durata di tre mesi, i soggetti interessati devono quindi avere un’età non inferiore ai 50 anni compiuti, aver terminato il precedente ammortizzatore sociale nel periodo compreso tra il 31 dicembre 2015 e il 30 dicembre 2016, possedere 12 mesi di anzianità, di cui sei di lavoro effettivo, nell’azienda di provenienza, che deve aver sede sul territorio piemontese al momento della cessazione del rapporto di lavoro.

La mobilità in deroga è finanziata con uno stanziamento del Ministero del Lavoro di 750.000 euro, ovvero il 5% delle risorse che il Governo ha assegnato al Piemonte per gli ammortizzatori in deroga (complessivamente circa 15 milioni). Una clausola contenuta in un decreto del Jobs Act dello scorso settembre scorso, infatti, consente alle Regioni di utilizzare liberamente, fino a fine 2016, il 5% dei fondi stanziati per gli ammortizzatori in deroga, diversamente vincolati a rigide restrizioni di utilizzo.

L’assessora al Lavoro precisa che la Regione Piemonte ha deciso, come già avvenuto nel 2015, di privilegiare la mobilità in deroga, per cercare di dare un aiuto concreto, anche se limitato nel tempo, ai lavoratori in età avanzata che, dopo aver esaurito il sostegno al reddito, si trovano ancora senza lavoro e lontani dalla pensione.

Le domande vanno presentate all’Inps esclusivamente per via telematica entro 60 giorni dalla data di conclusione del precedente ammortizzatore. Una clausola prevede inoltre che, per chi abbia terminato l’ammortizzatore tra i mesi di gennaio e aprile, i 60 giorni decorrano dal 27 aprile 2016.P Per informazioni, è possibile rivolgersi al call center regionale 800.333.444 (da lunedì a venerdì, 8.30-17,30).

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.