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Il mondo del lavoro in Piemonte è Open

Due anni di lavoro, dal 2014 ad oggi, una rete di contatti con le imprese, campionatura di professioni diverse in un’area test tra Torino il suo interland e il biellese per sperimentare politiche e azioni concrete a favore del passaggio di competenze tra generazioni. In questo si è impegnato il Ciofs-Fp Piemonte, agenzia formativa accreditata dalla Regione Piemonte, con il progetto “Open” ovvero OPportunità tra le gENrazioni, sostenuto dalla presidenza del Consiglio dei ministri con un budget di circa 100mila euro, e presentato il 23 marzo a Torino, alla presenza dell’assessore regionale all’Istruzione, Formazione professionale e Lavoro, Gianna Pentenero.

Il progetto si è concentrato sull’interazione di 7 aziende e organizzazioni appartenenti a diversi settori (produttivo/manifatturiero, commercio e servizi alle imprese, terzo settore, pubblica amministrazione), che hanno al loro interno almeno 1 lavoratore over 50 e che hanno recentemente inserito almeno 1 giovane o abbiano necessità a farlo; 20 lavoratori senior, over 50, e 42 ragazzi neo lavoratori guidati nel passaggio di competenze professionali attraverso attività di laboratorio pratico, formazione specifica per l’adulto che deve trasformarsi in mentore, learning club per far propri i saperi del saper fare e sezioni di coaching. “Open” ha inoltre previsto l’utilizzo di un kit per il bilancio delle competenze e, per i ragazzi, di una piattaforma web ePortfolio www.eportfoliobilco.it in cui organizzare una vetrina della propria evoluzione professionale a portata di click per le imprese.

“In Italia la popolazione aziendale invecchia e la vita del lavoratore si allunga. Se nel 2013, in Italia, si contavano 17 milioni di individui over 50, si prevede che saranno 22,5 milioni nel 2033. L’esperienza di Open - ha commentato Pentenero - offre importanti spunti per riflettere sul tema dell’invecchiamento attivo delle figure professionali, inteso come insieme di processi volti ad ottimizzare tutti gli aspetti della qualità della vita delle persone in termini di salute, sicurezza, opportunità e lavoro. Lo stesso Parlamento europeo ha spronato gli Stati membri e le Regioni a mettersi in gioco coinvolgendo la società civile e le imprese per mobilitare il potenziale degli ultracinquantenni coinvolgendo le fasce giovani della popolazione. Ciò che dobbiamo chiederci oggi è in che misura il trasferimento di competenze sia una questione individuale o collettiva, in questo senso dobbiamo essere in grado di leggere i dati per modificare i processi di organizzazione del lavoro e del sistema produttivo con tutte le individualità che lo compongono. Esistono, ad oggi, strumenti in grado di aiutare imprese e lavoratori. Penso ad esempio all’apprendistato, che prevede che il giovane neoassunto venga accompagnato e seguito nel suo percorso di formazione in azienda da un tutor o agli ITS (Istituti Tecnici Superiori ricolti a giovani e adulti), che fanno degli stessi docenti i formatori per il mondo del lavoro.

Author Susanna De Palma Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.