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Riflettori accesi sulla presenza dell'Eni

La cessione della società Versalis e, più in generale, la presenza di Eni in Piemonte sono state al centro di un incontro svoltosi il 17 marzo in Regione a cui hanno partecipato gli assessori al Lavoro, Gianna Pentenero, e alle Attività produttive, Giuseppina De Santis, il sindaco di Novara. Andrea Ballaré, e i sindacati.

Al centro della discussione la volontà del colosso energetico di cedere la partecipata Versalis al fondo statunitense Sk Capital, con il rischio di una progressiva dismissione delle attività legate alla chimica nel nostro Paese. In Piemonte Versalis è presente all'interno dell'Istituto Donegani di Novara con il Centro di ricerche Eni per le Energie rinnovabili e l'ambiente, che occupa complessivamente 120 ricercatori di cui 42 direttamente collegati a Versalis, e rappresenta un'eccellenza nel campo della chimica verde. Settore considerato strategico dalla Regione, tanto da figurare tra i sei filoni di investimento del Fondo Europeo di Sviluppo regionale 2014-2020.

Politici e sindacati hanno condiviso la necessità di accendere i riflettori su questa realtà all'interno del dibattito avviato, in sede di Conferenza Stato-Regioni, sul destino di Versalis in Italia.

Inoltre, l'incontro è stato l'occasione per affrontare il tema più ampio delle prospettive di Eni in Piemonte, dove, tra Torinese e Novarese sono impiegate circa 600 persone. La Regione ha manifestato la disponibilità ad avviare un ragionamento complessivo sulla presenza dell'azienda energetica in Piemonte e sulla possibilità, ad esempio, di avviare progetti di alternanza scuola-lavoro volti a favorire l'inserimento lavorativo dei giovani.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.