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Fumata nera per i lavoratori dell’Embraco

Fumata nera sulla vertenza dell’Embraco di Riva di Chieri: l’incontro svoltosi il 19 febbraio a Roma, al quale ha partecipato il presidente della Regione Piemonte, ha visto la proprietà rispondere in maniera negativa alla proposta di blocco dei licenziamenti e avvio della cassa integrazione formulata dal ministro dello Sviluppo economico.

Un esito che secondo il ministro conferma un atteggiamento di totale irresponsabilità dell’azienda nei confronti dei lavoratori e di totale mancanza di rispetto per il Governo italiano, in quanto le motivazioni (dover licenziare per forza per non avere problemi con la Borsa) dimostrano una mancanza di attenzione al valore delle persone e alla responsabilità sociale dell’impresa. Una posizione che il ministro non comprende, perché la cassa integrazione consentirebbe un percorso in continuità per un sito che ha già riscontrato l’interesse di alcuni imprenditori. A questo punto verrà attivato urgentemente un lavoro con Invitalia per cercare una forma di reindustrializzazione in tempi molto brevi. Non è invece stata accettata la proposta di Embraco sul passaggio dei lavoratori al part-time.

Le parole del ministro sono condivise dal presidente della Regione, secondo cui l’atteggiamento di Embraco è incomprensibile e irresponsabile: incomprensibile perché c’erano e ci sono ancora soggetti disposti a investire in piani di deindustrializzazione, che hanno come condizione l’attivazione della cassa integrazione, e verso gli obiettivi stessi dell’azienda, che potrebbe andare incontro a ricadute di mercato negative proprio per l’effetto delle azioni che sta portando avanti; irresponsabile nei confronti del Governo e del Ministero, che tanto si é impegnato nel trovare soluzioni, e perché, salvo ripensamenti che si è sempre disponibili ad accogliere, dal 25 marzo partiranno licenziamenti collettivi con le immaginabili conseguenze sulla vita familiare dei dipendenti e di chi lavora nelle forniture e nei servizi.

Il presidente è tornato sull’argomento il 20 febbraio, sostenendo che Embraco ha fatto una scelta sbagliata, ma ha ancora tempo di cambiare idea se si rende conto che la decisione non le giova da nessun punto di vista ed ha aggiunto che la Regione, se può essere utile, è pronta a fare pressione. Nel frattempo, si vedrà se il commissario europeo alla Concorrenza verificherà se l'azienda ha avuto aiuti di Stato dalla Slovacchia.Embraco: lavoratori a Bruxelles con Giunta Piemonte

Il 22 febbraio la Regione Piemonte ha deciso di sostenere istituzionalmente la trasferta a Bruxelles di una delegazione di rappresentanti dei lavoratori Embraco. Rispondendo ad una lettera con la quale Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto la partecipazione attiva dell'ente nel portare all'attenzione dell'Europarlamento la situazione dello stabilimento di Riva di Chieri, la Regione ha comunicato che sarà rappresentata da una delegazione e che è disponibile a contribuire economicamente alle spese di viaggio.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.