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L’occupazione giovanile in Piemonte

Nel biennio 2015-2016 sono stati avviati al lavoro 350.000 giovani piemontesi: oltre 97.300 (27,8%) sono stati impegnati a produrre qualcosa in una fabbrica (12,8%), in un’azienda agricola (6,8%), in un cantiere edile (4,6%) o in una bottega artigiana (3,6%), mentre circa 94.600 quelli che hanno un’occupazione in alberghi, bar, ristoranti, negozi, supermercati, call center. Le occasioni hanno interessato nel 79% dei casi giovani italiani.

E’ uno solo uno dei dati contenuti nell’indagine “Chi offre e crea lavoro in Piemonte”, frutto di un accordo di collaborazione siglato nella primavera scorsa tra Regione e Conferenza Episcopale Piemontese con l’obiettivo di contribuire a migliorare la conoscenza delle dinamiche occupazionali che hanno per protagonisti i giovani ed offrire agli operatori pubblici e privati dei servizi per l’impiego un utile strumento informativo.

Un’indagine che, secondo il presidente della Conferenza Episcopale Piemontese, Mons. Cesare Nosiglia, il presidente e l’assessora al Lavoro della Regione Piemonte, mette in risalto l’importante contributo di informazione e conoscenza su un tema di estrema rilevanza come l’occupazione giovanile, tanto da convenire sulla necessità di valorizzare e mettere in rete le diverse iniziative, pubbliche, religiose o del privato sociale, che si propongono di favorire l’orientamento e l’avvicinamento dei giovani al lavoro.

Tra gli altri risultati della ricerca va segnalato che:
- 57.200 under 35 sono invece stati occupati nella gestione di problemi, informazioni e procedure, la maggior parte in un ufficio, studio amministrativo o professionale, altri 31.126 giovani si sono impegnati nella movimentazione di persone e merci, 27.200 hanno iniziato a lavorare sul dialogo e l’insegnamento
- 41.749 giovani si sono presi cura di qualcuno o di qualcosa, prestando assistenza nelle strutture (7.768, il 2,2%), in famiglia (11.606, il 3,3 %), oppure occupandosi della pulizia dei locali e dell’ambiente urbano (12.258, 3,5%), o di attività di vigilanza e sicurezza;
- oltre il 50% è stato assunto nel 2016 con un contratto a tempo determinato, per un periodo compreso fra sette giorni e tre mesi, il 3,6% con un contratto a tempo determinato per oltre un anno, l’11,4% da sei mesi a un anno, il 10,3% da tre a sei mesi;
- guardando alla ripartizione geografica delle opportunità di lavoro, a Torino il maggior numero di avviamenti è stato legato al comparto dei servizi alle imprese, nelle province di Cuneo e Asti alle attività connesse all’agricoltura, nel Verbano-Cusio-Ossola al turismo, nelle restanti province la maggior fonte di occupazione è stata invece la fabbrica.
Quanto alle iniziative imprenditoriali promosse da under 35, l’analisi mette in evidenza come tra il 2014 e il 2016 siano state avviate in Piemonte complessivamente più di 10.000 imprese individuali con titolare di età compresa tra i 15 e i 29 anni. Il loro numero è cresciuto in tre anni del 54,7% passando da 2.800 del 2014 a 4300 del 2016. Delle 2800 aziende avviate nel 2014, inoltre, il 70,7% è ancora operativo a tre anni di distanza.

Particolarmente positiva la performance delle aziende giovanili nel settore agricolo, che si caratterizzano per un indice di sopravvivenza superiore alla media (87,3%), per un numero notevole di nuove iscrizioni (9,3% del totale) e per un incremento molto significativo di nuove attività imprenditoriali nell’ultimo anno (+453%). Non stupisce quindi che tra le 10 imprese con i più alti tassi di crescita nel periodo 2014-2016 figurino 6 categorie di imprese agricole (coltivazione di uva, coltivazione di frutta e ortaggi, allevamento di bovini e allevamento animali, coltivazioni agricole associate all’allevamento di animali), insieme ad altri tipi di attività: sportive, ad esempio, sartoriali, oppure legate all’e-commerce e alla ristorazione. Quello del “ritorno alla terra” appare un fenomeno abbastanza recente, visto che ai primi posti nella top ten delle aziende più numerose compaiono attività legate all’edilizia, al commercio ambulante e all’estetica.

La ricerca in sintesi

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.