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Il bilancio sociale dell’Inps

“Favorire l’occupazione dei giovani e la ricollocazione degli over45 rimasti senza lavoro sono le priorità della Giunta regionale, che ha stanziato oltre 60 milioni di fondi europei per sostenere i percorsi di ricollocazione e riqualificazione dei lavoratori disoccupati”: è quanto ha voluto ricordare l’assessora al Lavoro, Gianna Pentenero, partecipando alla presentazione del bilancio sociale 2016 dell’Inps piemontese, svoltasi il 25 settembre nell’aula del Consiglio regionale a cura del direttore Giuseppe Baldino.

“E’ importante sostenere l’integrazione dei servizi per l’impiego con le attività dell’istituto - ha aggiunto - e in Piemonte c'è sempre stata una fattiva collaborazione”.

Pentenero ha quindi rilevato che “i dati dell’Inps testimoniano che il Piemonte risente ancora di una situazione di crisi, confermata anche dall’andamento del primo semestre 2017, che pure si caratterizza anche per segnali incoraggianti come il buon andamento delle assunzioni nei settori del turismo, del commercio e dell’agricoltura. Anche l’industria manifatturiera nei primi sei mesi di quest'anno ha conosciuto una crescita del 19% degli avviamenti al lavoro. Tuttavia, restano preoccupanti i dati relativi alla disoccupazione giovanile e, elemento che appare ancora difficile da spiegare, si assiste a un calo del lavoro autonomo, che ha perso 36.000 addetti”.

La fotografia scattata dal bilancio sociale dell’Inps è caratterizzata da una popolazione che cala e invecchia, meno aziende, artigiani e commercianti, meno pensioni liquidate rispetto al 2015, poco più di 1,8 mln per 1.292.000 pensionati nel 2016, 3 su 10 residenti. Il documento mette anche in evidenza che sul piano occupazionale il Piemonte, che benché rispetto alla media nazionale il Piemonte si collochi in una posizione più favorevole, è leggermente arretrato rispetto al resto del Nord, che sono diminuite le nuove iscrizioni e gli incassi per contributi delle aziende, mentre aumentano quelli in agricoltura e della gestione separata. Complessivamente, gli incassi da versamenti correnti sono stati 11,3 miliardi, mentre 322 milioni sono derivati dal recupero dei crediti.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.