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Numeri positivi per Obiettivo Orientamento Piemonte

E’ stato decisamente positivo il primo anno di attività di “Obiettivo Orientamento Piemonte, il progetto a regia regionale che si propone di offrire e coordinare sul territorio diverse azioni di orientamento a favore dei giovani tra i 12 e i 22 anni che frequentano gli istituti scolastici o gli enti di formazione professionale, sono in cerca di lavoro oppure a rischio dispersione scolastica.

Nell’ambito del convegno “Orientarsi nell’Orientamento”, svoltosi il 12 ottobre nel Liceo Alfieri di Torino su iniziativa della Regione Piemonte ed in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per celebrare i 60 anni del Fondo sociale europeo, è stato comunicato che in un anno, sono stati realizzati 3.633 colloqui individuali e quasi 2400 azioni di gruppo, come seminari informativi e percorsi integrati di educazione alla scelta, che hanno interessato soprattutto ragazzi in uscita dalla terza media. Sono stati oltre 46.000 i giovani piemontesi coinvolti tra il 1° ottobre 2016 e il 30 settembre 2017 in attività di orientamento finanziate dalla Regione Piemonte grazie a un investimento di 4,5 milioni provenienti dal Fondo sociale europeo per il triennio 2016-2019. Più della metà di essi risiede nell’area metropolitana di Torino, 9.100 nel quadrante che riunisce le province di Biella, Novara, Vercelli e il Vco, oltre 7.000 nella provincia di Cuneo, mentre 6300 provengono dalle province di Asti e Alessandria.

Numeri che, secondo l’assessora regionale all’Istruzione, Lavoro e Formazione professionale, Gianna Pentenero, testimoniano “la bontà di un modello basato sulla stretta collaborazione tra scuole, Comuni, associazioni di categoria, agenzie formative, centri per l’impiego e servizi sociali. Sappiamo bene che l’orientamento svolge un ruolo fondamentale nella vita di adolescenti e ragazzi, perché consente loro di acquisire le competenze necessarie a decidere e gestire consapevolmente il proprio percorso di vita, studio e lavoro. Obiettivo Orientamento Piemonte si propone di progettare percorsi virtuosi insieme a tutti i soggetti in grado di intercettare i giovani, contrastando l’abbandono precoce dei percorsi formativi e favorendo il successo scolastico. Il coinvolgimento dei centri per l’impiego, inoltre, ha l’obiettivo di rendere ancora più stretto il collegamento tra mondo dell’istruzione-formazione e mondo del lavoro”.

“E’ fondamentale realizzare una governance educativa interistituzionale e in Piemonte, grazie alla stretta collaborazione e al contributo della Regione, sono stati progettati e realizzati nel corso degli anni percorsi virtuosi - aggiunto il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte, Fabrizio Manca - I risultati del progetto confermano che è fondamentale l’alleanza sinergica e costruttiva di tutti gli enti educativi presenti sul territorio. In un’ottica di miglioramento continuo, è indispensabile continuare a proporre percorsi formativi per i docenti al fine di implementare metodologie didattiche innovative focalizzate sulla didattica orientativa e sulla progettazione per competenze”.

“Obiettivo Orientamento Piemonte”, le cui buone pratiche sono state raccontate nel corso del seminario, è costituito da una rete di 169 sportelli pubblici gratuiti che offrono servizi di accoglienza, colloqui individuali o di gruppo, incontri negli istituti scolastici, con l’obiettivo di aiutare gli adolescenti e i giovani a proseguire o riprendere il proprio percorso di studi e, in generale, a orientarsi nelle fasi di passaggio tra studio e lavoro. Tra gli strumenti del progetto, riconoscibile grazie a un format grafico che ne caratterizza tutte le iniziative, vi sono anche una serie di guide multimediali che aiutano a scegliere quale percorso intraprendere dopo la terza media, dopo il conseguimento del diploma di scuola superiore o la qualifica,o per formarsi lungo l’intero arco della vita.

Nel corso del seminario si è parlato anche di nuovi strumenti a sostegno dell’orientamento, come la sperimentazione, che prenderà il via in sei scuole piemontesi (Peano di Susa, Giulio di Torino, Curie di Grugliasco, Cavour di Vercelli, Cravatta Marconi di Savigliano, Saluzzo Plana di Alessandria) del questionario “Avo Giovani”, test di autovalutazione che aiuta gli studenti a comprendere il proprio potenziale di occupabilità. A elaborarne i contenuti l’Inapp, Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche. Agli insegnanti e agli orientatori presenti è stata anche illustrata la progettazione europea in corso nell’ambito delle Career Management Skills.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.