Negli ultimi 10 anni, tra fondi nazionali, regionali e accordi di programma con gli enti locali, in Piemonte sono state stanziate oltre 500 milioni per la sicurezza degli edifici scolastici. Ma nonostante si sia investito di più, a volte un'eccessiva burocrazia rende difficoltoso utilizzare le risorse, ed interventi già finanziati restano fermi per anni.

Questa situazione è stata delineata durante l’incontro “Cosa è cambiato nell'edilizia scolastica: risultati raggiunti, responsabilità e impegni per scuole più sicure”, tenutosi il 28 novembre a Torino nella sala conferenze della Compagnia di San Paolo.

L’assessora regionale all’Istruzione, Gianna Pentenero, ha sostenuto nel suo intervento che “il tema scuola va affrontato anche da un punto di vista della programmazione urbanistica, dal quale oggi è escluso". Ha poi ricordato gli stanziamenti della Regione: 23 milioni per manutenzione straordinaria, ampliamento e messa in sicurezza in 125 scuole; oltre un milione inserito nella legge di bilancio regionale 2016 con cui sono stati finanziati 28 interventi per l'analisi della vulnerabilità sismica; 4 milioni assegnati nel 2018 a Città metropolitana e Province per interventi di messa in sicurezza, adeguamento sismico e efficientamento energetico, mentre con accordi di programma con le Province piemontesi sono stati investiti 40 milioni per una ventina di interventi ritenuti strategici.