Seconde generazioni all’appello, ricerca sugli studenti stranieri in Piemonte

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In quindici anni è più che raddoppiato il numero degli studenti stranieri nella scuola piemontese, passati da 31.000 a oltre 77.000 stabilizzandosi negli ultimi cinque anni, ma sono ancora pochi quelli che si iscrivono all’Università: questi, in sintesi, i risultati di una ricerca presentata dall’Ires Piemonte durante il convegno “Seconde generazioni all’appello. Numeri, riflessioni ed esperienze di vita sui percorsi scolastici dei giovani di origine straniera”, tenutosi il 20 marzo nel Collegio Carlo Alberto di Torino.

Come ha rilevato Monica Cerutti, assessore regionale all’Immigrazione e al Diritto allo studio universitario, “il tasso di passaggio all’Università per gli studenti stranieri è ancora basso, ma anche su questo fronte si sono fatti progressi. L’ascensore sociale in alcuni casi funziona. Tra i giovani intervenuti al convegno c’erano tanti figli di operai e di migranti. Rispetto al passato, oggi sempre più ragazzi, in modo particolare le seconde generazioni, stanno riuscendo a concludere il corso di studi”.

Nelle scuole d’infanzia gli stranieri rappresentano il 15% della popolazione scolastica, e la percentuale è simile nella primaria. Scende invece al 13% nel primo grad e al 9% nel secondo, mentre nei percorsi di formazione professionale offerti dalle agenzie formative raggiunge il 14,9%. Le ragazze sono più presenti nei licei, i ragazzi più nei percorsi tecnico-professionali. Il tasso di diploma, calcolato come diplomati su 100 dicianovenni, nel decennio è in miglioramento sia per gli italiani, sia per i giovani di origine straniera (per questi ultimi si nota un netto miglioramento delle ragazze, passate dal 35% al 68% dell’ultimo anno).


 

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