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I risultati ottenuti dal Buono per servizi al lavoro nel periodo 2017-2020 secondo una ricerca di Ires Piemonte, ovvero 20.500 persone avviate, rappresentano per l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, “l’ennesima conferma che l’investimento sulle politiche attive è un fondamentale e insostituibile strumento per favorire davvero l’occupazione e si contrappone nettamente al fallimento, ormai conclamato, del reddito di cittadinanza”.
Il Buono per servizi è una misura finanziata dal Fondo Sociale Europeo che permette ai destinatari di usufruire gratuitamente di servizi specialistici per l’inserimento lavorativo erogati dai Centri per l'Impiego e da altri soggetti accreditati pubblici e privati. Quattro le tipologie di destinatari: disoccupati di breve periodo (meno di sei mesi), di lungo periodo (da almeno sei mesi), con disabilità, con particolari condizioni di svantaggio sociale. I servizi erogati sono laboratori che divulgano informazioni utili, orientamento specialistico per identificare un concreto percorso di reinserimento, sostegno alla ricerca attiva di un’occupazione tramite i canali tradizionali e quelli online, accompagnamento all’inserimento lavorativo con contratto di tirocinio, che affianca lavoro e formazione, o di lavoro. Ogni disoccupato che accede alla misura stipula con il soggetto attuatore dei servizi un piano di azione individuale e riceve dalla Regione una remunerazione legata ai servizi erogati e agli esiti lavorativi conseguiti.
Molto significativi i risultati ottenuti: i calcoli di Ires rilevano che l’effetto medio del Buono sul tasso di occupazione che nel caso dei disoccupati da almeno sei mesi è stato dell’11%, percentuale che si è tradotta in +26,1% se si considerano quelli inseriti in tirocinio grazie al Buono e +31,1% se si conteggiano soltanto gli inseriti con contratto di lavoro.