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Assessore Protopapa “Enoteche e strade del vino e del cibo diventano punto cardine della promozione locale delle eccellenze eno-agroalimentari del Piemonte e del paesaggio rurale”
Il Piemonte si dota di una nuova disciplina del sistema delle Enoteche regionali, Botteghe del vino, Cantine comunali e Strade del vino e del cibo. Lo ha stabilito la Giunta regionale il 15 gennaio su proposta dell’assessore all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa.
La disciplina è stata approvata dalla Giunta in attuazione dell’articolo42 della legge regionale n. 1/2019, il Testo unico sull’agricoltura e ha l’obiettivo di delineare un nuovo modello di promozione dei vini e delle produzioni agroalimentari sul territorio piemontese.
Vengono individuati otto ambiti territoriali di attività delle Enoteche regionali, caratterizzati da vocazione viticole e denominazioni di origine e sono:
1. Langhe e Roero, 2. Monferrato, 3. Torinese e Monferrato, 4. Alto Piemonte, 5. Doglianese e Alta Langa cuneese, 6. Terre Derthona e Gavi, 7. Saluzzese e Pinerolese, 8. Verbano, Cusio, Ossola.
I primi quattro ambiti si riferiscono ai territori ad alta vocazione vitivinicola e comprendono le aree di azione delle 15 Enoteche regionali attualmente riconosciute, mentre i restanti ambiti non presentano ad oggi alcuna enoteca regionale.
“La nuova disciplina permetterà all’interno dello stesso ambito territoriale di avere un coordinamento delle attività promozionali, fino ad oggi svolte da una moltitudine di soggetti con il rischio di dispersione delle risorse. – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa - Le Enoteche regionali e le Strade del vino e del cibo possono infatti diventare i punti cardine della promozione locale delle eccellenze eno-agroalimentari del Piemonte e del paesaggio rurale, con l’obiettivo di migliorare la percezione dell’immagine del Piemonte da parte dei consumatori, dei turisti italiani e stranieri, del mondo dell’informazione. Inoltre l’individuazione di nuovi ambiti nell’Alessandrino, Cuneese, Torinese, nel Vco, vuole essere uno stimolo per migliorare la promozione turistica dei nostri territori”.
La disciplina approvata prevede che le Enoteche regionali siano promotrici non solo dei vini di qualità del territorio di riferimento ma anche dei prodotti agroalimentari di qualità, dei prodotti biologici e tipici locali, e del paesaggio rurale. Enoteche e Strade del vino saranno il punto di riferimento della programmazione promozionale all’interno dell’ambito territoriale coinvolgendo le Botteghe del vino, le Cantine comunali, i Consorzi di tutela vitivinicoli e dei prodotti agroalimentari, i consorzi di tutela dei prodotti tipici, le associazioni di produttori e i Distretti del cibo riconosciuti, gli ecomusei, i soggetti che operano per la valorizzazione delle eccellenze naturalistiche e artistiche-culturali.