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- Protezione civile
Aggiornamento delle ore 14 del 25 novembre
Il bollettino divulgato dal Centro funzionale di Arpa segnala la fine dell’allerta rossa sul Piemonte.
Per le prossime 24 ore, Arpa ha emesso un’allerta arancione per rischio valanghe in tutti i settori alpini piemontesi, per la possibilità di distacchi di grandi valanghe spontanee che potranno interessare la viabilità.
L’allerta è invece gialla per rischio idrogeologico su tutto il territorio, legata agli elevati livelli idrometrici dei fiumi piemontesi, tranne che sul bacino dello Scrivia, dove è passata a verde.
Le previsioni meteorologiche prevedono l'allontanamento della depressione che ha interessato il Piemonte la regione nel fine settimana e che ha causato le forti precipitazioni e la conseguente rimonta dell'alta pressione da ovest.
Aggiornamento delle ore 10 del 25 novembre
Sull’autostrada A21 Torino-Piacenza, dove ieri sera a causa delle forti piogge si era aperta una voragine tra Asti e Villanova, è stato ripristinata la circolazione dopo che i tecnici della Satap hanno lavorato tutta la notte per riparare il rilevato e la sovrastruttura.
Riapre anche il tratto dell'autostrada A5 tra Ivrea e Pont-Saint-Martin, che era stato chiuso sabato scorso per l'allerta sulla frana in località Chiappetti a Quincinetto. La riapertura è valida sia per il traffico leggero e che per i mezzi pesanti.
Arpa Piemonte segnala un esaurimento completo delle precipitazioni nel corso della mattinata sul settore orientale, mentre permangono fenomeni deboli residui sul settore occidentale. Nel pomeriggio si prevedono schiarite sempre più ampie e, nella notte, foschie sulle pianure.
Permangono i disagi per i danni provocati del maltempo in questi giorni. Oltre 130 le strade secondarie chiuse, 653 gli evacuati, di cui 234 nell’Alessandrino e 258 nel Cuneese. Sono aperti circa 120 Centri operativi comunali (Coc), ma la Sala operativa regionale sta ricevendo comunicazione di una loro progressiva chiusura. Sono ancora al lavoro sul territorio 2.620 volontari per il ripristino delle condizioni di normalità.
Sul fronte dei fiumi, i livelli del reticolo principale e secondario a nord del Po risultano in generale diminuzione. Il Po si mantiene stazionario, con livelli al di sopra della soglia di pericolo a Moncalieri e a Torino e al di sopra della soglia di guardia nelle restanti sezioni. Anche il Tanaro si mantiene stazionario ad Asti e Alessandria, al di sopra della soglia di guardia e in generale diminuzione nelle restanti sezioni. La Bormida, in diminuzione, presenta ancora livelli superiori alla soglia di guardia. Nel Cuneese si mantengono al di sopra del livello di guardia il Varaita, l’Ellero e il Ghiandone. Nell’Astigiano è in lieve crescita il Belbo. I laghi d’Orta e Maggiore sono stazionari, al di sopra del livello di guardia.
Intervistato da La7, il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha definito la situazione "il bollettino di guerra di due giorni incredibili. Chiederemo lo stato di calamità e lo stato di emergenza".
Aggiornamento delle ore 23 del 24 novembre
In Piemonte la giornata di lunedì 25 novembre si potrà prospettare difficoltosa, oltre che per gli eventi legati al maltempo, per conseguenti interruzioni della viabilità autostradale:
- la A6 Torino-Savona è interrotta nelle due direzioni tra Savona ed Altare verso nord e tra Millesimo e Savona verso sud;
- la A5 Torino-Aosta è interrotta tra Ivrea e Pont St. Martin, con transito dei soli veicoli leggeri su viabilità alternativa; i mezzi pesanti provenienti da Francia, Svizzera e Piemonte sono deviati verso il tunnel del Frejus, fino a nuove disposizioni;
- la A21 Torino-Piacenza è interrotta in entrambi i sensi di marcia tra i caselli di Asti Ovest e Villanova d'Asti.
Il traffico sul nodo stradale di Torino potrebbe essere quindi particolarmente congestionato.
Si invita a prestare la massima attenzione agli aggiornamenti emessi dagli organi competenti:
https://www.cciss.it/web/cciss/
https://www.muoversinpiemonte.it/page/strade-chiuse-per-maltempo
Aggiornamento delle ore 20.30 del 24 novembre
La Sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte continua a monitorare l’evoluzione del maltempo che si sta abbattendo sul Piemonte.
Si è dovuto purtroppo riscontrare che nel pomeriggio i vigili del fuoco, con l’ausilio dei carabinieri, hanno recuperato il corpo della donna travolta dal fiume Bormida e dispersa da questa mattina a Sezzadio (AL).
Il sistema di Protezione civile piemontese continua l’attività di vigilanza e supporto alle situazioni critiche ancora in corso sul territorio, con particolare attenzione alla provincia di Alessandria e alle zone poste lungo l’asta del Po a monte di Torino.
I Comuni che hanno aperto il Centro operativo e stanno vigilando sul proprio territorio sono al momento 187.
Ai Comuni che ne hanno fatto richiesta sono stati forniti 700 sacchetti di sabbia per il contenimento dell’acqua e 160 barriere antinondazione.
Le persone che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione per motivi di sicurezza sono al momento circa 520: 232 in provincia di Alessandria, circa 150 in provincia di Torino (120 a Chiaverano, gli altri a Pianezza), 130 in provincia di Cuneo, 10 a Villadossola (VCO), 5 ad Asti. Coloro che non hanno potuto trovare una sistemazione in maniera autonoma sono ospitati presso centri comunali appositamente allestiti.
I cittadini residenti in frazioni isolate sono 360 in provincia di Alessandria (di cui 200 a Cassinelle, 70 ad Acqui Terme, 60 a Molare, 30 ad Alice Bel Colle), un centinaio nel Torinese (a Ceresole Reale, Luserna San Giovanni e Settimo Vittone), 250 in Valsesia (Carcoforo, Rimasco, Rima).
Sono circa 2.100 i volontari che stanno prestando il loro contributo sul territorio: circa 1.250 appartengono al Coordinamento regionale di Protezione civile, 500 al Corpo Antincendi boschivi, gli altri ad Associazione nazionale alpini, Croce Rossa e Associazione nazionale carabinieri.
Per quanto riguarda il livello dei fiumi, il Po è in moderata crescita nella serata con valori che si manterranno al di sopra dei livelli di guardia nelle sezioni da Carignano (TO) a Crescentino (VC). Al di sopra del livello di pericolo si riscontrano il Bormida, il Tanaro e il Chisola, mentre il Malone è in evidente diminuzione.
Il lago d’Orta ad Omegna è al di sopra del livello di guardia, in moderata crescita.
Resta alta la criticità dovuta alle valanghe, attualmente ai livelli di pericolo più elevati su tutto l’arco alpino.
L’autostrada A5 Torino-Aosta rimane chiusa per il rischio legato alla frana di Quincinetto. La Regione Valle d’Aosta ha disposto il divieto di ingresso dei mezzi pesanti provenienti da Francia, Svizzera e Piemonte, che vengono deviati verso il tunnel del Frejus fino a nuove disposizioni.
Aggiornamento delle ore 18 del 24 novembre: la Regione pronta per chiedere lo stato di emergenza
L’assessore regionale alle Opere pubbliche, Difesa del Suolo e Protezione civile, Marco Gabusi, annuncia che “non appena le condizioni lo consentiranno i tecnici effettueranno i sopralluoghi nelle aree colpite, mentre la Regione Piemonte procede, purtroppo, con una nuova richiesta di stato di emergenza".
“Ho ricevuto tantissime manifestazioni di gratitudine da parte dei cittadini nei confronti dei soccorritori - evidenzia Gabusi - E’ grazie a loro che eventi come questo non degenerano più in tragedia come accadde nel 1994. Il sistema della Protezione civile sta funzionando bene, anche nelle condizioni difficili imposte da mesi di maltempo, durante i quali è stato sottoposto ad un lavoro pressoché ininterrotto, estenuante e di enorme responsabilità”.
Secondo l’assessore sta dando risultati anche “il sistema della comunicazione, che ha permesso, tra l’altro, di rimanere in collegamento con le comunità isolate e con molte persone in difficoltà. Accanto all’efficienza dei soccorsi vanno sottolineati anche lo sforzo di comunicazione di tutti gli enti e la buona condotta dei cittadini, che hanno imparato o stanno imparando ad attenersi alle norme di comportamento che diffondiamo attraverso tutti i canali a disposizione”.
Aggiornamento delle ore 14 del 24 novembre
Ancora allerta ROSSA in Piemonte: il Centro funzionale di Arpa Piemonte l’ha dichiarata per le Valli Orco, Lanzo, bassa Valsusa e Sangone (TO), Varaita, Tanaro, Belbo e Bormida; allerta ARANCIONE per tutte le altre zone.
Il Po è in crescita e toccherà il livello di pericolo tra Carignano e Crescentino. Bormida e Belbo sono al di sopra della soglia di pericolo, ma il livello diminuirà durante la giornata. Sopra la soglia di pericolo anche il Tanaro a Montecastello e i torrenti Malone, Chisola e Cervo. Il lago Maggiore sta arrivando al livello di guardia.
Il centro abitato di Cardè (Cuneo) è stato allagato dall'esondazione di alcuni rii minori. All’opera vigili del fuoco, forze dell’ordine e Protezione civile.
Numerose le strade provinciali chiuse al traffico a causa di frane e/o allagamenti (la situazione sempre aggiornata è consultabile su www.muoversinpiemonte.it/page/strade-chiuse-per-maltempo A Moncalieri è stato bloccato il ponte Barauda.
La perturbazione che sta interessando l'Italia si sta spostando gradualmente verso est. Pertanto oggi il tempo rimane ancora instabile, con precipitazioni moderate diffuse con valori ancora forti o molto forti su Pinerolese e Cuneese, ma da domani mattina si verificherà una graduale attenuazione dei fenomeni con esaurimento nel pomeriggio. La quota neve è in ulteriore aumento fino a 1800 m.
Dall’inizio dell’evento alla Sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte sono giunte dal territorio circa 300 segnalazioni.
“Continuiamo a lavorare e a non perdere d’occhio nulla, perché la prima preoccupazione è la sicurezza delle persone, e si raccomanda pertanto la massima prudenza - commenta il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio - A Sezzadio purtroppo è dispersa una donna, la cui auto è stata travolta dalla corrente per l’esondazione del Bormida. Solo per renderci conto della portata dell’attuale evento atmosferico, questo fiume ha avuto un’ondata di piena di 20 cm superiore a quella di un mese fa”.
“Nonostante le condizioni meteorologiche stiano volgendo al miglioramento, la situazione rimane critica in diverse aree del Piemonte e nelle prossime ore e nei prossimi giorni ci aspettiamo problemi di allagamenti, frane e smottamenti - aggiunge l’assessore alle Opere pubbliche, Difesa del Suolo e Protezione civile, Marco Gabusi - Ribadiamo il consiglio ai cittadini di limitare il più possibile gli spostamenti e di seguire i consigli sui canali ufficiali della Protezione civile e della Regione Piemonte”.
Aggiornamento delle ore 9.30 del 24 novembre
Nelle ultime ore si sono verificate piogge forti sulla fascia nord-occidentale, sulla pianura torinese e sui settori appenninici ai confini con la Liguria. In provincia di Torino si sono registrati 20-/30 cm di neve sopra quota 1600 metri.
Situazione fiumi e laghi: Bormida sopra il livello di pericolo ma non ci si aspettano incrementi significativi, Belbo in incremento ha raggiunto la soglia di pericolo. Scrivia a livello di guardia, Tanaro sulla soglia di pericolo vicino a Montecastello e livello di guardia ad Asti, Chisola e Malone hanno superato il livello di pericolo, livelli di guardia superati da Po, Stura di Lanzo, Ceronda, Cervo, Elvo, Varaita e Ghiandone. Il lago d’Orta è alla soglia di guardia.
Previsioni: per le prossime ore si verificheranno precipitazioni diffuse su basso Alessandrino e Cuneese orientale. Nel pomeriggio tenderanno ad attenuarsi. La quota neve si innalzerà fino a 1700-1800 m.
Possibile un incremento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua nelle pianure torinesi e in alcune sezioni del Po a valle di Torino, ed un aumento del livello idrometrico del lago Maggiore fino al livello di guardia.
Nelle ore centrali della giornata sono attesi la piena del Tanaro ed il mantenimento di permanere per l’intera giornata di livelli critici.
In provincia di Torino si segue con attenzione l’evoluzione delle portate dei torrenti Ceronda, Chisola e Malone.
Dall’inizio dell’evento alla Sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte sono giunte dal territorio 267 segnalazioni.
I volontari attivati sono finora 1832, di cui 1123 del Coordinamento regionale, 520 del Corpo Antincendi boschivi, 58 dell’Associazione nazionale alpini, 131 dell’Associazione nazionale carabinieri.
Aggiornamento delle ore 21 del 23 novembre
Le rilevazioni Arpa evidenziano che le precipitazioni delle ultime ore hanno determinato un incremento generalizzato dei livelli idrometrici di tutti i corsi d’acqua del reticolo principale e secondario, con superamento della soglia di pericolo per i torrenti Bormida e Orba, e il Tanaro alla sezione di Montecastello (AL).
Sul settore settentrionale i corsi d’acqua sono in crescita, ma ancora al di sotto delle soglie di pericolo. Si segnala il raggiungimento del livello di guardia del Ceronda, del Malone e del Cervo (Biellese e Torinese).
La situazione più critica si registra in provincia di Alessandria, dove si registrano 115 evacuati in via precauzionale (22 ad Acqui Terme, 6 a Cremolino, 20 ad Ovada, 8 a Prasco, 10 ad Alessandria, 3 a Gavi), ai quali si aggiungono i 40 di Chiaverano (To) e i 6 di Ormea (Cn).
Notevoli i disagi alla viabilità locale legati a smottamenti o allagamenti.
Sono aperti 80 Centri operativi comunali, 20 Centri operativi misti, 4 Centri coordinamenti soccorsi e 6 Sale operative di Protezione civile.
Aipo (Agenzia interregionale del fiume Po) ha comunicato che nelle prossime 24 ore il Po potrebbe superare la soglia 2 di criticità (moderata, colore arancione) nel tratto piemontese ed entrare, nell’arco delle 36 ore, nel livello 3 di criticità (elevata, colore rosso) in alcune sezioni a valle di Torino.
Sono al lavoro sul territorio oltre 1000 volontari del Coordinamento regionale e 192 del Corpo Aib; sono stati richiesti alla Protezione civile oltre 8000 sacchetti di sabbia, motopompe e 1 cisterna per acqua potabile.
Per la viabilità si segnalano circa 60 strade provinciali chiuse per smottamenti ed allagamenti, soprattutto nell’Alessandrino, mentre RFI ha attivato fra Acqui ed Alessandria un servizio sostitutivo
Aggiornamento delle ore 20 del 23 novembre
Sono una sessantina le persone evacuate o sfollate su tutto il territorio della provincia di Alessandria - a causa della violenta ondata di maltempo - tra Alessandria, Acqui Terme, Cremolino, Gavi, Ovada e Prasco.
Innumerevoli le criticità per la viabilità stradale e ferroviaria. Diversi i ponti chiusi su Bormida e Orba; 7 i guadi su numerosi corsi d'acqua; 45 le Provinciali interessate dalle criticità; chiuse le ferrovie Alessandria-Casale (attivato servizio bus) e Alessandria-Savona tra Montechiaro e Ponti per una frana.
Aggiornamento delle ore 17.30 del 23 novembre
Attivato il livello 3, data l'allerta rossa, del piano di emergenza per la frana di Quincinetto. Dalle 17.30 è chiusa l'autostrada A5 da Ivrea a Pont-Saint-Martin in entrambe le direzioni per tutti i mezzi. La decisione è stata presa in seguito ad una riunione tenutasi in Prefettura a Torino. I veicoli vengono deviati lungo la statale 26 della Valle
d'Aosta.
Il Gruppo GTT comunica che, in accordo con la Protezione civile, la circolazione ferroviaria della linea Sfm1 Rivarolo-Chieri rimane interrotta nella tratta tra Bosconero e San Benigno, dove viene attuato un servizio di bus sostitutivi.
Aggiornamento delle ore 17 del 23 novembre
A Torino sono stati chiusi per la piena del Po il Borgo medioevale e tutta la zona dei Murazzi a veicoli e persone, e sono state sospese tutte le attività sul fiume. Attivati il Centro operativo comunale e i volontari, impegnati nella sorveglianza del fiume con particolare attenzione sull'idrometro di Carignano.
E’ stato chiuso il ponte sul Bormida ad Alessandria e sono chiuse per locali esondazioni alcune strade provinciali.
Il Comune di Acqui Terme ha disposto per precauzione l'evacuazione di 14 persone nelle frazioni e di tutte le aree golenali del fiume Bormida.
A Chiaverano (To) una quarantina di persone sono state evacuate e accolte temporaneamente nella foresteria comunale di piazza Marconi.
Oltre ai gruppi comunali sono impegnati nella gestione dell’emergenza 556 volontari del Coordinamento regionale dei volontari di Protezione civile e 192 del Corpo Antincendi Boschivi. Sono aperti 46 Centri operativi comunali e sono attivi i Centri coordinamenti soccorsi delle Prefetture di Alessandria, Asti, Torino e Vercelli.
Aggiornamento delle ore 13 del 23 novembre
Il Centro funzionale di Arpa Piemonte ha previsto allerta ROSSA per le valli Tanaro, Belbo e Bormida, la Valsesia, la Valle Cervo e la Val Chiusella e allerta ARANCIONE per tutto il resto del Piemonte.
Potrebbero verificarsi condizioni di dissesto idrogeologico con frane ed esondazioni dei corsi d'acqua. Interruzione dei servizi e della viabilità per nevicate e per valanghe.
Sono attese esondazioni dei corsi d’acqua, con allagamenti anche estesi, frane diffuse anche di dimensioni importanti. Interruzione dei servizi per valanghe potranno interessare la viabilità. Nell’Alessandrino, il Bormida e l’Orba hanno già superato la soglia di pericolo. Domani si prevede una situazione critica del Po, tra Torino e Crescentino.
Da domani pomeriggio lo spostamento della perturbazione verso sudest favorirà un lento miglioramento delle condizioni meteorologiche, con una progressiva attenuazione dei fenomeni dalla tarda serata. Condizioni più stabili solo dalle ore centrali di lunedì.
I volontari continuano a lavorare sul territorio, sia quelli dei gruppi comunali, sia quelli del Coordinamento regionale, del Corpo Aib e dell’Associazione Nazionale Alpini.
Aggiornamento delle ore 12 del 23 novembre
Secondo i dati Arpa, nelle ultime ore si sono registrate intense precipitazioni sulla fascia pedemontana e sul settore appenninico con valori molto forti sull’Alessandrino al confine con la Liguria. Nevicate intorno intorno ai 20-30 cm sull’arco alpino dal Cuneese al Verbano sopra i 1.200 m. Le precipitazioni delle ultime ore hanno determinato un incremento dei livelli idrometrici di tutti i corsi d’acqua del reticolo secondario, con interessamento del principale, con raggiungimento della soglia di guardia per i torrenti Erro e Orba, che è esondato a Predosa.
Nelle prossime ore sono attese ancora piogge intense e diffuse su tutta la regione, in particolare sull’Astigiano, sull’Alessandrino e Cuneese orientale. Previsti inoltre un incremento delle precipitazioni anche nel Verbano, nell’alto Novarese, Vercellese e Torinese.
Si attendono aumenti repentini significati dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua del settore sud-occidentale, anche con superamenti delle soglie di pericolo. Dal pomeriggio, la persistenza delle piogge determinerà incrementi dei corsi d’acqua anche sul reticolo idrografico del settore nord-occidentale.
Per monitorare i fenomeni e gestire le eventuali criticità, la Sala operativa regionale di corso Marche 79 a Torino è aperta dalle 00.00 del 23 novembre.
Sono state aperte le Sale operative provinciali della Città metropolitana di Torino, di Cuneo, Alessandria, Biella, Asti.
Nell’Alessandrino 18 Comuni hanno attivato il Centro operativo misto (COM): Alessandria, Cerrina, Novi Ligure, Bosio, Acqui Terme, Cassine, Arquata Scrivia, Ovada, Castellazzo Bormida, Casale M.to, Frassinetto Po, Ozzano M.to, Castelnuovo Scrivia, Balzola, Valenza, Felizzano, Piovera, Tortona.
Hanno aperto i Centri operativi comunali di Benevello, Bossolasco, Santo Stefano Belbo, Cissone, Prunetto, Priola, Montaldo Mondovì, Camerana in provincia di Cuneo; Ovada e Serravalle Scrivia nell’Alessandrino; Volvera e Lanzo T.se in provincia di Torino, Omegna nel Vco, Castelletto Cervo nel Biellese, Bianzè e Trino nel Vercellese.
Sul territorio sono attivi i volontari dei gruppi comunali di protezione civile, oltre ai 125 del Coordinamento regionale e ai 9 dell’Associazione nazionale alpini.
I presidi regionali hanno distribuito quasi 6000 sacchetti di sabbia per la protezione passiva di fiumi e torrenti.
Aggiornamento delle ore 14 del 22 novembre
Il bollettino meteorologico-idraulico emesso dal Centro Funzionale di Arpa Piemonte evidenzia condizioni di marcato peggioramento del tempo sul Piemonte dalla serata di venerdì 22 novembre.
Sabato la formazione di un minimo depressionario sul Golfo Ligure apporterà flussi molto umidi su tutta la regione, che determineranno precipitazioni di forte intensità, localmente molto forte, sul settore appenninico fino al basso Alessandrino e sulla fascia montana e pedemontana nordoccidentale. La quota neve sulle Alpi, inizialmente sui 1300 metri, salirà nel corso della giornata per assestarsi sui 1600 m in serata.
Il bollettino di allertamento prevede allerta arancione per rischio idrogeologico e per rischio valanghe sul settore nord-occidentale del Piemonte, dalle Alpi Graie alle Lepontine, e sul settore appenninico della Val Tanaro, per solo rischio idrogeologico sui settori meridionali ed orientali.
Allerta gialla è segnalata sui settori alpini occidentali delle Alpi Cozie e Marittime e sulle pianure del Torinese e Cuneese.
Incrementi sostanziali nei livelli idrometrici sono previsti in particolare nei bacini del Po e del Tanaro con possibili esondazioni dei corsi d’acqua, allagamenti e fenomeni di versante.
Nelle zone interessate dalle nevicate possibili interruzioni dei servizi, con valanghe che potranno interessare la viabilità.
In relazione al quadro meteo-idrologico previsto, la Sala operativa di Protezione civile della Regione Piemonte sarà attivata dalla ore 00:00 di sabato 23 novembre per monitorare l’evolversi dei fenomeni e gestire eventuali criticità.
Si invitano i cittadini ad adottare le buone pratiche di autoprotezione:
e seguire l’evoluzione del maltempo sui siti
http://www.arpa.piemonte.it/bollettini/elenco-bollettini
e sui canali social @ProCivPiemonte @regionepiemonte @PiemonteInforma