L'urbanistica in Piemonte fra riuso e rigenerazione territoriale

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Ambiente e Territorio

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L’azione urbanistico-paesaggistica della Regione Piemonte nel corso della legislatura che si avvia alla conclusione si è concentrata su diversi punti: il Piano paesaggistico regionale, che tutela le bellezze e censisce tutti gli elementi, avviando il processo di maggior definizione; il Regolamento edilizio tipo, che tende all’uniformazione e alla semplificazione; la legge sul cartografico, che rende le pianificazioni integrabili; il Ddl sul consumo di suolo, che propone di ridurre le aree conformate; e la Legge 16, che di fatto incentiva il riuso e prevede la decostruzione. Lo ha evidenziato l’assessore regionale all’Urbanistica della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia, nel suo intervento al convegno “L’urbanistica in Piemonte: analisi e prospettive”, svoltosi a Palazzo Lascaris, mercoledì 20 marzo.

Organizzato dal Consiglio regionale del Piemonte in collaborazione con l’Assessorato all’Urbanistica e con la sezione Piemonte e Valle d’Aosta dell’Istituto Nazionale di Urbanistica (Inu), ha visto alternarsi le prolusioni di diversi tecnici e amministratori pubblici sulle politiche urbanistiche a conclusione dell’attuale legislatura.

«Il Piano paesaggistico regionale – ha spiegato l’assessore Valmaggia - ha introdotto il principio della rigenerazione, che si è sviluppato con un approccio sovracomunale all’urbanistica, e nello stesso tempo un percorso di semplificazione; l’adeguamento al Regolamento edilizio tipo nazionale è stato raggiunto superando la logica della crescita urbanistica; si è generata una proficua pratica della condivisione con i portatori di interesse e con il mondo delle professioni, come nel caso dell’affermazione del principio del riuso».

Fra i vari interventi, da segnalare quello della presidente della II Commissione del Consiglio regionale del Piemonte, Nadia Conticelli, che ha indicato come “la Regione abbia promosso quest’anno 15 miliardi di opere che potrebbero attivare investimenti privati”. Per la presidente della V Commissione consiliare, Silvana Accossato, “il tema del recupero richiede una grande strategia con incentivi ad hoc”.

A fine giornata, le conclusioni tratte dall’architetto Giovanni Paludi, della Direzione Ambiente, governo e tutela del territorio della Regione Piemonte. «L’attuazione della rigenerazione urbana a livello comunale – ha detto Paludi – richiede un approccio più intersettoriale alle materie. Il primo impegno sarà la programmazione dei fondi strutturali 2021-2027, cercando l’integrazione fra le discipline dell’ambiente, dell’urbanistica, del paesaggio e dello sviluppo economico e un incremento delle risorse umane per garantire la copianificazione nei territori».

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