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Dopo le decisioni assunte lunedì scorso dal Consiglio dei ministri, è iniziato il confronto tra il Governo nazionale e la Regione Piemonte per individuare una soluzione che garantisca la tutela della salute e il mantenimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni inquinanti e nel contempo scongiuri dal 15 settembre il blocco dei veicoli diesel Euro5 a Torino e altri 76 Comuni.
L’obiettivo del confronto tecnico tra i ministeri dei Trasporti, dell’Ambiente e Sicurezza energetica e delle Politiche europee insieme alle strutture tecniche della Regione Piemonte e dell’Arpa è valutare l’aggiornamento del Piano della qualità dell’aria con l’individuazione e programmazione di di misure alternative al blocco alla luce degli interventi già messi in campo negli ultimi anni grazie agli investimenti regionali, nazionali e al Pnrr. Il lavoro proseguirà nei prossimi giorni.
«Come è noto, la Regione Piemonte sul blocco degli Euro 5 si è trovata costretta ad attuare una scelta figlia di una procedura di infrazione europea - spiegano il presidente Alberto Cirio e l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati - Però il Governo italiano ha aperto alla possibilità di rivalutare le misure messe in campo e di procedere ad un’analisi tecnica che prenda in considerazione l’impatto effettivo di azioni alternative. Si tratta di un passaggio di estrema importanza, perché ci dà la possibilità di mettere sul tavolo e valorizzare tutte le iniziative attuate dal 2021 ad oggi che, allora, non erano né conosciute né tanto meno previste. Ad esempio, in questi due anni sono stati rottamanti 704 autobus inquinanti e la quota di emissioni è stata ridotta notevolmente grazie agli interventi del bonus 110 per cento. Lo scopo del Governo è individuare possibili soluzioni tecniche che rispettino le indicazioni di Bruxelles, tutelando l’ambiente e la salute dei piemontesi e scongiurando però il blocco dei diesel Euro 5. Tutto questo in base a dati scientifici degli scenari predisposti da Arpa».
«Mentre tanti parlano e strumentalizzano politicamente questa situazione che invece va affrontata con serietà e rigore - conclude il presidente Cirio - noi siamo al lavoro in silenzio da settimane ed apprezziamo la sensibilità del Governo nazionale e dei ministri Pichetto, Salvini e Fitto che si sono fatti carico di lavorare ad una rapida soluzione».
Le cause del blocco e le misure allo studio
Nel pomeriggio gli assessori alle Attività produttive Andrea Tronzano e al Commercio Vittoria Poggio hanno avuto una serie di incontri con i rappresentanti delle associazioni di categoria per fare il punto sugli incentivi già in vigore per la rottamazione dei veicoli e per raccogliere suggerimenti sul potenziamento di questi strumenti in modo che possano rispondere alle esigenze delle imprese e dei cittadini.
Va ricordato che per favorire la sostituzione dei mezzi più inquinanti la Regione Piemonte nei mesi scorsi ha attivato un bando per la sostituzione dei veicoli commerciali che ha ancora una dotazione di 5 milioni di euro, per i quali saranno rivisti i criteri di accesso, e che altri 10 milioni sono disponibili già ora sul Fondo artigiani per l’acquisto di automezzi con una dotazione che può crescere fino a 25 milioni.
«Abbiamo aperto un tavolo col Governo che ringraziamo per la sensibilità dimostrata avviando un dialogo in un momento difficile - hanno sottolineato Tronzano e Poggio - Imprese e famiglie devono poter svolgere le proprie attività e per questo stiamo lavorando su alcune misure anche ascoltando i consigli delle associazioni di categoria con le quali abbiamo avviato un confronto costruttivo. L’obiettivo è individuare soluzioni che, oltre a superare il blocco dei diesel Euro 5, possano essere risolutive anche e soprattutto nel lungo periodo».