Diesel euro5: la Regione al lavoro con il Governo per la riduzione delle emissioni con misure alternative al blocco dei veicoli

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Dopo le decisioni assunte lunedì scorso dal Consiglio dei ministri, ha preso il via oggi ufficialmente il confronto tra il governo nazionale e la Regione Piemonte per individuare una soluzione che garantisca la tutela della salute e il mantenimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni inquinanti, scongiurando il blocco dei veicoli diesel Euro 5 a partire dal 15 settembre. 

È un confronto tecnico tra i ministeri dei Trasporti, dell’Ambiente e della sicurezza energetica e delle Politiche Europee insieme alle strutture tecniche della Regione Piemonte e dell’Arpa. 

L’obiettivo è valutare l’aggiornamento del piano della qualità dell’aria con la pianificazione di misure e interventi alternativi al blocco Euro 5, alla luce degli interventi già messi in campo negli ultimi anni, grazie agli investimenti regionali, nazionali e alle misure del Pnrr. Il lavoro proseguirà nei prossimi giorni.

LE CAUSE DEL BLOCCO

A seguito della procedura di infrazione aperta dalla Commissione Ue verso il nostro Paese, l’Italia nel 2020 è stata condannata dalla Corte di giustizia dell’Unione europea per aver superato il valore limite delle concentrazioni di particelle inquinanti e non aver messo in campo azioni sufficienti per ridurre lo smog. Per questo è stato chiesto alle Regioni del bacino padano di irrigidire le misure e anticiparle, come il blocco dei motori diesel Euro 5, previsto in origine per il 2025. La Lombardia ha già iniziato lo scorso anno con lo stop della loro circolazione a Milano, mentre in Piemonte il blocco è previsto dal prossimo 15 settembre fino al 15 aprile 2024 in 76 Comuni (elenco dei comuni: https://www.regione.piemonte.it/web/sites/default/files/media/documenti/2021-09/allegato_1_elenco_comuni_limitazioni_traffico.pdf).

In tutti i Comuni non soggetti al blocco i diesel Euro 5 possono continuare a circolare.

N.B. Il blocco non riguarda gli Euro 5 benzina

PERCHÉ IL PIEMONTE È PIÙ PENALIZZATO

La naturale conformazione del territorio, chiuso tra le montagne, rende più difficile la circolazione dell’aria e la dispersione degli inquinanti, imponendo da parte dell’Europa misure più rigide per abbassare il livello delle emissioni, dal momento che il Piemonte registra un numero di sforamenti più alto rispetto ad altri territori.

IL PIANO DELLA REGIONE PER AIUTARE FAMIGLIE E IMPRESE

Consapevole dello sforzo che viene chiesto ai cittadini, la Regione Piemonte nella nuova programmazione dei fondi europei ha triplicato le risorse destinate alla lotta allo smog e avviato un piano di misure a supporto di famiglie e imprese.

Tra le azioni principali:

- l’installazione del “Move-in” consente un uso consapevole del proprio veicolo permettendo ai Diesel Euro 5 di percorrere fino a 9 mila km all’anno per i veicoli privati e 11 mila per i veicoli commerciali anche nei comuni soggetti alle limitazioni. Il costo di installazione è di 30 euro e 20 euro quello di mantenimento all’anno (per approfondire il servizio Move-in https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/ambiente/move-monitoraggio-dei-veicoli-inquinanti). 

- Bonus per i mezzi pubblici

La Regione ha già promosso bonus per incentivare l’uso dei mezzi pubblici e altre misure analoghe saranno lanciate nelle prossime settimane 

- Incentivi alle imprese per l’acquisto di un nuovo veicolo

La Regione in questi anni ha già lanciato varie misure per la sostituzione dei veicoli sia pubblici che privati. In questo momento è attivo il fondo unico artigiani (punto a4 del bando https://www.finpiemonte.it/agevolazioni/fondo-unico-competitivita-plafond-artigianato-2023)

A breve verrà avviata una nuova azione rivolta in particolare alle diverse categorie economiche soggette per lavoro a un uso chilometrico più alto del proprio veicolo. 

Tra le altre misure di supporto alla cittadinanza nella lotta allo smog la Regione ha attivato un  sostegno economico per il cambio delle caldaie inquinanti e la rottamazione delle stufe a biomassa.

Si è lavorato anche al potenziamento della mobilità alternativa con la realizzazione di nuove piste ciclabili e aree pedonali.

LE MISURE SERVONO?

I dati attestano che lo sforzo collettivo messo in campo ha già prodotto dei risultati: a parità di condizioni siccitose, nei primi cinque mesi del 2023 le giornate di sforamento del Pm10 in Piemonte sono state meno rispetto al 2022.