Caccia: respinti due ricorsi contro la Regione

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Il Consiglio di Stato e la Corte Costituzionale hanno dato ragione alla Regione Piemonte sulla legge sulla caccia respingendo alcuni ricorsi presentati da cacciatori e da un ente di gestione.

La sentenza della terza sezione del Consiglio di Stato conferma in secondo grado la legittimità del ridisegno degli Ambiti territoriali di caccia e dei Comprensori alpini e la riduzione dei consiglieri; quella della Corte costituzionale conferma la competenza della Regione a vietare la caccia a specie animali non comprese nella tutela della legge nazionale, come la pernice bianca, la lepre variabile, l’allodola.

Viene confermata la bontà delle nostre scelte, tese a dare al Piemonte una legge innovativa sulla caccia e a rispondere alle richieste di controllo delle specie dannose e difesa dell’ambiente, oltre a razionalizzare la rete di enti di gestione dell’attività venatoria sul territorio - sottolinea l’assessore all’Agricoltura, Giorgio Ferrero - Con queste sentenze viene fatta chiarezza sul piano giuridico, in modo che l’azione di gestione dell’attività venatoria possa ora procedere senza intoppi per dare risposte reali alle esigenze emerse in questi anni”.