Banda ultra larga: superare le criticità e raggiungere gli obiettivi

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Per la realizzazione degli interventi per la Banda ultra larga la Regione Piemonte non intende perdere tempo. Come ha garantito l’assessore alla Ricerca e Innovazione, Matteo Marnati, al termine di un incontro avuto il 23 luglio con i rappresentanti degli enti locali convocati per un’analisi della situazione, “la nuova Amministrazione intende creare le condizioni per scardinare e superare le attuali criticità, perché si rende perfettamente conto che per molti territori poter disporre di questa infrastruttura è come essere raggiunti da una strada o da una ferrovia”.

Durante la riunione (erano presenti Marco Marocco, vicesindaco della Città metropolitana, Michele Pianetta, vicepresidente di Anci Piemonte, Marco Bussone, vicepresidente di Uncem, rappresentanti delle Province di Cuneo e Vercelli e del Consorzio TOP-IX, assenti invece, anche se convocate, le altre Province), Marnati ha dichiarato che “siamo in ritardo sulla tabella di marcia, e mi aspetto quindi l’impegno di tutti gli enti interessati perché entro il 2020 si arrivi alla conclusione di un investimento del valore di 282 milioni di euro, 90 dei quali attinti dai fondi europei gestiti dalla Regione e il resto stanziati dallo Stato. Nella fornitura del servizio occorre dare priorità agli uffici pubblici, alle scuole e alle attività produttive. Cercheremo quindi di fare da regia alle esigenze del territorio e rinvigorire il rapporto con gli enti con i quali l’interlocuzione può rivelarsi più difficile, come con Rfi quando si tratta di attraversare il sedime ferroviario. Importante sarà limitare i tempi burocratici per il rilascio delle autorizzazioni”.

Lo stato di avanzamento dei lavori previsti, aggiornato al mese di luglio, varia considerevolmente da provincia a provincia: si inizia dal 93% di Vercelli e dal 70% del VCO per passare al 50% di Biella e al 47% di Alessandria e scendere verso il 18% di Torino, il 16% di Cuneo, il 14% di Novara e l’11% di Asti.

Il piano di Open Fiber (la società incaricata dell’effettuazione dei lavori) prevede per il 2019 di avviare la posa dei cavi in 276 Comuni, che si aggiungono ai 122 dove si è partiti lo scorso anno, completare le opere in 113 Comuni e collaudarle in 50.

 

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