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Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, ha incontrato nel Palazzo della Giunta regionale il presidente della Regione, Alberto Cirio, che nei giorni scorsi gli aveva scritto per inviargli la documentazione sulla richiesta di autonomia del Piemonte, ora all’esame del Consiglio regionale, e invitarlo a visitare il territorio. Le immagini
“È stato un incontro positivo - ha detto il presidente Cirio -. Abbiamo consegnato al ministro Boccia il nuovo dossier del Piemonte sull’autonomia, approvato il 9 agosto dalla Giunta. Il testo riprende e integra la proposta della precedente amministrazione e la potenzia, ampliando la nostra richiesta di autonomia differenziata a tutte le 23 materie previste dalla Costituzione. Ho chiesto al ministro la possibilità di incardinare formalmente il nostro percorso entro l’anno, per consentire al Piemonte di recuperare il ritardo avuto fino ad oggi. L’autonomia, insieme ai fondi europei e alla sburocratizzazione, è uno dei tre elementi determinanti per la nostra azione di governo. Il ministro ci ha dato la propria disponibilità a valutare la richiesta e ci darà un riscontro nei prossimi giorni. Chiediamo si vada avanti al più presto e resta fondamentale per noi la necessità di muoverci in modo unitario con gli altri presidenti, perché quella dell’autonomia è una partita fondamentale per tutte le Regioni”.
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Il documento del Piemonte chiede infatti di avere dal Governo maggiore autonomia differenziata su tutte le 23 competenze previste dagli articoli 116 e 117 della Costituzione e maggiori poteri legislativi e amministrativi su gran parte delle materie già indicate dalla precedente amministrazione.
"Vorrei che questo processo non avesse un colore politico - ha sottolineato il ministro Boccia - ma fosse un meccanismo condiviso e soprattutto il simbolo di una idea che unisce Nord e Sud, e tiene insieme le aree più sviluppate e quelle meno sviluppate di ciascuna Regione. Ci sono stati 15 mesi di dialogo tra sordi. Non voglio altri quindici mesi, ma non datemi neanche solo quindici giorni. Entro fine anno avremo chiarito se saremo in grado di accelerare sui livelli essenziali delle prestazioni o se si debba partire dai fabbisogni standard per approdare velocemente sui livelli essenziali".
Due le novità principali che sono state inserite nel documento del Piemonte: la richiesta di nuove materie (Commercio con l’estero, Ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi, Organizzazione della Giustizia di Pace, Agricoltura, Protezione della fauna e dell’esercizio dell’attività venatoria, Ordinamento sportivo, Ordinamento della Comunicazione, Casse di risparmio e Casse rurali, Produzione, trasporto e distribuzione dell’energia, Alimentazione, oltre ad una specifica attenzione per le politiche di sviluppo e promozione delle aree montane) e di maggiori poteri sulle varie materie, inclusa la gran parte di quelle già richieste al Governo, come, tra gli altri: trasferimento di funzioni amministrative relative agli interventi per la gestione del rischio sismico; affidamento al presidente della Giunta regionale, quale autorità territoriale per l’emergenza e la ricostruzione, del potere di emanare ordinanze in deroga alla normativa statale quando si verificano o stanno per verificarsi eventi calamitosi di rilevanza sostanzialmente regionale; riconoscimento alla Regione della competenza per emanare norme per attività di prevenzione e dissesto idrogeologico comprendenti anche la pulizia degli alvei nei fiumi; disciplina dell’organizzazione e del rapporto di lavoro del personale dirigente, docente, amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni scolastiche e formative regionali, nel rispetto delle disposizioni statali in materia di ordinamento civile e dello status giuridico del personale della scuola, con particolare riguardo all’adozione di interventi sul personale docente, compresa la definizione dei criteri per l'attività di reclutamento regionale e la sua successiva attuazione; trasferimento delle funzioni amministrative per la concessione dei contributi destinati alle scuole paritarie presenti in Piemonte.
Allegati
- Il testo all'esame del Consiglio regionale
- File pdf - 1.3 MB