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Accordo con le banche per i finanziamenti del Psr

Tra le novità del nuovo Programma di sviluppo rurale 2014-2020 c'è l'accordo con l'ABI Piemonte sul finanziamento a chi ottiene contributi dal Psr. Hanno già aderito 8 istituti di credito: Unicredit, Intesa San Paolo, Bnl, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza, RivaBanca, Banca di Cherasco, Cassa rurale e artigiana di Boves. L'adesione di altri istituti è ancora in corso. L'assessore regionale all'Agricoltura, Giorgio Ferrero, spiega l'importanza della partecipazione di ABI "che darà opportunità di finanziamento sicuro e trasparente alle aziende piemontesi”.

Il 28 gennaio si è svolto infatti un incontro tra i funzionari dell'assessorato regionale all'Agricoltura e i rappresentati di venti istituti di credito insediati in Piemonte per discutere l'applicazione dell'intesa con l'ABI. L’accordo permetterà di finanziare fino al 100% gli investimenti dei soggetti cui è stato concesso il contributo del PSR. Il Piemonte è infatti la prima regione a livello nazionale a sottoscrivere l’accordo, come ricorda Pier Luigi Bruera, segretario di ABI Piemonte.

L'assessore Ferrero sottolinea anche le altre grandi novità di questo Psr, a cominciare dalla “procedura automatizzata di ricezione delle domande, con un punteggio minimo applicato automaticamente, che renderà più veloce e trasparente la gestione delle pratiche, senza intasare gli uffici di domande spesso insufficienti per essere accolte".

Per quanto riguarda i primi due bandi, emanati a fine dicembre scorso, il 26 gennaio risultavano inserite nel sistema informatico 1098 domande. Delle 815 già esaminate, superano il punteggio minimo e quindi possono entrare in graduatoria 399, pari al 48,96% delle domande esaminate. Alla chiusura dei bandi, entro 45 giorni saranno compilate le graduatorie, in 90 giorni sarà completata l’istruttoria delle domande. “Tempi tecnici ravvicinati che permetteranno di erogare i contributi molto più velocemente del passato”, ricorda Ferrero. “Chi sarà escluso potrà presentare l’anno successivo una domanda più completa, visto che i bandi sono annuali, senza scorrimento delle graduatorie, proprio per permettere a tutti di parteciparvi”.

“Sono soddisfatto” - aggiunge Ferrero - Abbiamo raddrizzato una situazione partita col piede sbagliato. Quando ci siamo insediati, nel giugno 2014, abbiamo trovato un PSR fortemente lacunoso, degno delle tante osservazioni della Commissione europea. Solo il lavoro dei funzionari dell’assessorato, il rapporto con le associazioni agricole, con cui abbiamo condiviso le linee guida del piano, il confronto continuo con la Commissione europea, che ha fissato criteri molto stretti sulle singole misure, ha permesso di arrivare a varare il piano e i primi due bandi sugli investimenti per complessivi 80 milioni di euro. A breve arriverà il bando sui giovani e a seguire gli altri, in modo da dare risposte concrete ai bisogni di radicamento e sviluppo dell’agroalimentare piemontese”.

Author Alessandra Quaglia Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.