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In Piemonte vendemmia 2018 a 4 stelle

Nonostante un clima complesso, con un’estate molto piovosa, si è chiusa un’annata miracolosa dove il rapporto tra la quantità eccezionale delle uve e la loro qualità è tra i migliori delle ultime annate. Probabilmente il migliore in assoluto tra le vendemmie dal 2000, da assegnare 4 stelle alla vendemmia 2018 del Piemonte ovvero tra l’ottimo e l’eccellente.

Se l’annata 2017 è stata tra le più scarse degli ultimi cinquant’anni, quest’anno si è tornati a valori normali di produzione. In Piemonte si stima un +30%, dato provvisorio considerando che per presentare la dichiarazione di produzione vinicola ci sarà tempo fino a lunedì 17 dicembre.
Questa l’analisi fatta da enologi, agronomi e giornalisti di settore in Piemonte Anteprima Vendemmia 2018, l’annuale pubblicazione curata da Vignaioli Piemontesi e Regione Piemonte in cui si analizzano dati tecnici e valutazioni sulla vendemmia appena passata e sull’andamento economico generale del comparto vitivinicolo. Un lavoro che Vignaioli Piemontesi porta avanti da oltre 25 anni, dal 1992, raccogliendo i dati regionali di maturazione delle uve e dell’andamento climatico in varie zone vitivinicole del Piemonte.

I dati sono stati presentati il 14 dicembre a Torino, a Cascina La Marchesa. “La vendemmia 2018 – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero - conferma la qualità della vitivinicoltura piemontese e le sue caratteristiche quasi uniche che ne fanno una delle realtà importanti nel panorama internazionale. È una viticoltura caratterizzata dal territorio collinare, come dimostrano ad esempio i paesaggi vitivinicoli tutelati dall’Unesco di Langhe, Roero e Monferrato. Un territorio in molti casi in forte pendenza in cui il lavoro manuale ha ancora un ruolo centrale. La nostra è una viticoltura votata alla qualità e all’export, che gioca una parte molto significativa nell’economia non solo agricola, ma anche regionale e nazionale”.

"È stata l’annata del viticoltore professionista - ha sottolineato il presidente di Vignaioli Piemontesi, Giulio Porzio – Il vino si fa in vigna e chi ha saputo gestire bene il vigneto, ha vendemmiato ottime uve. Mi piace pensare che, nella vendemmia 2018, il viticoltore è ritornato il vero protagonista della qualità. Dobbiamo tornare a parlare di reddito perché vuol dire giovani che restano e lavorano la terra”.

Giancarlo Montaldo, giornalista di settore, ha presentato i dati economici del Piemonte vitivinicolo 2017, su superficie, produzione, vitigni autoctoni e internazionali, anche in un confronto analitico e strategico con il passato, per sottolineare l’evoluzione positiva che il comparto vitivinicolo regionale ha conseguito. 

Durante l’evento, la Regione Piemonte ha assegnato un premio speciale al giornalista Tarcisio Mazzeo, caporedattore centrale di Rai 3 Piemonte per aver ideato il «Tg itinerante» di Rai Tre Piemonte, trasmissione giornalistica che valorizza il territorio piemontese e i suoi prodotti.

 

I dati della vendemmia 2018

In sintesi i dati della vendemmia 2018 in Piemonte: annata piovosa, con temperature miti d’inverno e infuocate tra luglio e agosto con picchi ben oltre i 35 gradi. La raccolta delle uve è avvenuta tra settembre e ottobre. Tra i vigneti del Piemonte, la produzione di vino è stata di poco più di 2,5 milioni di ettolitri in aumento del 30% sul 2017. In Italia la produzione è stata di 49,5 milioni di ettolitri (+16% sul 2017), dato che fa del Bel Paese il primo produttore al mondo.

Dalle analisi e valutazioni svolte costantemente dal servizio tecnico di Vignaioli Piemontesi, coordinato da Daniela Tornato e Michele Vigasio e dall’enologo Giampiero Gerbi, molti vitigni sono collocati in vetta della classifica. Il risultato migliore è per il Nebbiolo di Langhe e Roero, Pelaverga di Verduno e il Cortese zona Gavi, che si aggiudicano quasi l’eccellenza (quattro stelle e mezzo). Seguono con 4 stelle Barbera, Grignolino, Freisa, Arneis, Erbaluce, Favorita, Vespolina, Chardonnay. Gli altri vitigni stanno nella sfera del molto buono.

Le aziende vitivinicole in Piemonte sono 18.000 su 67.000 totali, mentre gli ettari vitati sono circa 44.449, con un lieve aumento sul 2017. L’export si conferma attorno al miliardo di euro su un export agroalimentare complessivo di 4,5 miliardi di euro.
Un export che interessa circa il 60% del vino prodotto in Piemonte, di cui il 70% nei paesi comunitari e il 30% nei paesi extra Ue. I principali paesi importatori sono Germania, Gran Bretagna, USA, Francia, Russia, Spagna, Svizzera, Giappone
Solo per la promozione Ocm sui mercati dei Paesi terzi per l’internazionalizzazione e l’export delle aziende vitivinicole piemontesi, la Regione ha stanziato per la campagna 2017/2018 risorse pari a 10.427.850 euro.
Il 33% della produzione vitivinicola in Piemonte arriva dal mondo della cooperazione: 37 cantine cooperative piemontesi sono associate e rappresentate da Vignaioli Piemontesi con 6.242 aziende vitivinicole.

Author Alessandra Quaglia Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.