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Nuovi bandi per la pratica sportiva di disabili e fasce deboli

Sono stati pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte del 31 maggio due bandi che si propongono di diffondere ed incrementare la pratica di attività sportive e fisico-motorie, con particolare attenzione alla disabilità e all’inclusione sociale grazie ad una dotazione finanziaria di 350.000 euro.

Come rileva l’assessore regionale allo Sport, si confermano gli obiettivi per i quali l’amministrazione ha operato in questi anni: consolidamento del ruolo sociale dello sport e sua diffusione tra i disabili, sostegno alle fasce deboli, applicazione del concetto di uguaglianza. Si può così aiutare l’attività fisico-motoria ad ogni livello e promuovere i valori che lo sport veicola, dal sano stile di vita all’inclusione sociale, e che, specialmente nei più giovani, risultano fondamentali per la crescita equilibrata della persona.

Per quanto riguarda i soggetti con disabilità, verranno sostenuti i progetti che promuovono lo sport quale strumento per il miglioramento delle condizioni psicofisiche e per favorire l’integrazione degli atleti. I progetti dovranno svilupparsi nel tempo e coinvolgere il maggior numero di soggetti possibile tra praticanti, operatori sanitari, istruttori e tecnici. Possono essere presentati entro il 28 giugno dai comitati regionali, provinciali, territoriali e infra-provinciali degli enti di promozione sportiva, dai comitati provinciali delle federazioni sportive e discipline sportive associate, dalle società e associazioni sportive dilettantistiche senza fini di lucro e affiliate a FSN o DSA o EPS o CIP, riconosciuti dal Coni e dal Cip (Comitato italiano paralimpico).

Per favorire l’inclusione sociale verranno invece sostenuti progetti finalizzati alla promozione dello sport come valore aggregativo, educativo e formativo rivolto a tutte le fasce di popolazione, con priorità per quelle più deboli ed a rischio di emarginazione e alle comunità a maggior difficoltà territoriale. In questo modo si vuole prevenire il disagio, facilitare l’integrazione e la coesione sociale (ad esempio nelle zone periferiche urbane, nei quartieri disagiati, nelle aree a maggior rischio di emarginazione sociale) e contrastare ogni forma di marginalità e discriminazione. A presentare i progetti, sempre entro il 28 giugno, possono essere società e associazioni sportive dilettantistiche, federazioni sportive nazionali ed internazionali, comitati regionali e provinciali, Coni e Cip.

Il testo del bando

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.