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VenTo entra nel sistema delle ciclovie nazionali

VenTo, la ciclovia che si svilupperà lungo gli argini del Po per consentire di scoprire in bicicletta le città, i luoghi d’arte ed i parchi naturalistici che si incontrano tra Venezia a Torino, è entrata a far parte del sistema delle ciclovie nazionali che saranno finanziate con i 91 milioni stanziati nella Legge di stabilità per il triennio 2016-2018.

L’intesa per la sua realizzazione è stata firmata il 27 luglio a Roma dai ministri delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e dai rappresentanti delle Regioni Piemonte, Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, che viene individuata come soggetto capofila del gruppo di lavoro che dovrà provvedere alla progettazione ed al reperimento di ulteriori fondi anche in sede europea.

Per il Piemonte ha firmato l’assessore ai Trasporti, Francesco Balocco, che ricorda come “siamo stati la prima Regione ad aderire al progetto, svolgendo un’azione di stimolo nei confronti degli altri soggetti. Con la firma del protocollo si da il via alla fase di progettazione che porterà a realizzare una infrastruttura ciclabile di rilevanza europea in grado di attirare un turismo in continua crescita”.

Il progetto VenTo costituirà una dorsale della direttrice EuroVelo n.8, ciclovia europea del Mediterraneo, che partendo da Cadice attraverserà la Spagna, l’Italia ed i Paesi balcanici fino ad Atene. Redatto dal Dipartimento di Architettura e Studi urbani del Politecnico di Milano, si configura con i suoi 679 km come la dorsale cicloturistica più lunga d’Italia ed offrirà ai territori interessati una vera e propria opportunità di sviluppo economico e occupazionale ad impatto zero, capace di valorizzare il patrimonio paesaggistico ed ambientale dei territori attraversati. Le stime del Politecnico di Milano parlano di una fruizione di 400.000 visitatori l’anno, e della produzione, sotto forma di introiti per le diverse attività dislocate lungo il percorso, di un valore economico di circa 80-100 milioni di euro l’anno, capace di generare 2.000 nuovi posti di lavoro.

Balocco ha ricordato anche che “sul fronte intermodalità bici più treno, la Regione Piemonte ha inserito a bilancio un milione di euro, di cui 500.000 già assegnati, per favorire forme di turismo e mobilità sostenibile”. Con il coinvolgimento della Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta), lo stanziamento mira a individuare soluzioni per consentire il trasporto della bicicletta sui treni regionali e realizzare gli interventi in via sperimentale su alcune linee.

Nel sistema nazionale sono state inserite anche le ciclovie del Sole (300 km da Verona a Firenze), dell'Acquedotto pugliese (500 km dall'Avellinese al Leccese), del Grande raccordo anulare delle biciclette.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.