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Outdoor, enogastronomia, cultura e sport basi del turismo in Piemonte

“È sempre più evidente quanto in Piemonte il turismo sia passato dall’essere un ambito di secondo piano a un settore strategico, capace di favorire la crescita e lo sviluppo dei territori”: è quanto ha sostenuto l’assessora Antonella Parigi all’evento conclusivo degli Stati generali del Turismo per il Piemonte, che si è svolto il 28 novembre nel Teatro Regio di Torino.

“Lo dicono - ha proseguito Parigi - i numeri sui flussi turistici, che negli ultimi dieci anni hanno registrato un incremento di quasi il 50% negli arrivi, con oltre 5 milioni di visitatori che nel 2017 hanno scelto il Piemonte come meta delle loro vacanze. Lo dimostrano anche alcuni importanti e recenti traguardi: dal riconoscimento del Piemonte come miglior regione da visitare nel 2019 secondo la prestigiosa classifica Best In Travel di Lonely Planet, alle numerose nuove stelle Michelin assegnate dalla celebre guida ai ristoranti piemontesi, che attestano il nostro territorio ai vertici nazionali nel campo dell’enogastronomia d’eccellenza, che rappresenta uno dei campi trainanti del settore turistico. Ma ci sono soprattutto due temi politici che la Regione deve rivendicare, la battaglia sulla mobilità e la battaglia sull'autonomia della valorizzazione dei beni culturali del nostro territorio”.

L’incontro è stato l’occasione per presentare il documento di indirizzo per lo sviluppo turistico regionale, frutto di un intenso percorso che, nel corso di otto incontri sul territorio svolti in circa otto mesi di lavoro, ha coinvolto oltre 1100 partecipanti tra operatori del settore, dall’ospitalità, alla ristorazione, allo sport, oltre a enti locali e soggetti istituzionali e privati.

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L’iniziativa nasce, oltre che dalla necessità di elaborare il progetto di sviluppo per il settore - come richiesto dalle linee guida nazionali sul turismo (in particolare dal Piano Strategico 2015-2022) - anche dalla considerazione di quanto il turismo costituisca, a livello regionale, un ambito sempre più rilevante nell’economia del territorio, con grandi potenzialità e significativi margini di crescita. Inoltre, in Piemonte come a livello nazionale, è in atto una trasformazione complessiva del comparto, che coinvolge la governance, la gestione e lo sviluppo delle destinazioni, così come il sistema dell’offerta e dell’accoglienza turistica. Uno scenario a fronte del quale si è ritenuto necessario ridisegnare il futuro del turismo in Piemonte, con una visione strategica che, tenendo conto dello sviluppo del sistema turistico locale, permetta di ragionare in una prospettiva di medio-lungo termine, anche per consentire a tutti i soggetti pubblici e privati di programmare e definite interventi efficaci e innovativi.

A emergere è un territorio che afferma con forza la propria vocazione come destinazione turistica, anche nel contesto internazionale, e che si caratterizza come autentica e sostenibile: la programmazione del settore dovrà quindi seguire queste direttrici, che possono costituire un importante valore aggiunto, sviluppando un turismo capace di valorizzare le ricchezze del territorio, dalle eccellenze enogastronomiche al patrimonio culturale immateriale nel suo complesso. Una crescita che permetterà, allo stesso tempo, di mantenere un equilibrio tra impresa turistica e comunità locali, preservando in territori ed evitando di svuotarli, a vantaggio di un turismo eccessivamente impattante. Parallelamente si dovrà lavorare per un’offerta sempre più qualificata, e improntata a una forte alleanza tra ente regionale, territori e aziende.

Riguardo i prodotti turistici chiave per il territorio, sono quattro gli ambiti riconosciuti come strategici e trasversali, sui quali si intende concentrare il lavoro dei prossimi anni: outdoor, grazie a un’offerta ricca e diversificata, attraverso cui il Piemonte può fare leva sulla sua capacità di soddisfare una vera esigenza di autenticità, posizionandosi come destinazione “slow” e adatta a chi cerca esperienze da vivere all’aria aperta; enogastronomia, ovvero la capacità di fare del patrimonio locale di prodotti agricoli e agroalimentari d’eccellenza un elemento competitivo e di forte attrattività; cultura, che caratterizza fortemente il territorio e la sua offerta turistica, peraltro in linea con il quadro nazionale, grazie a uno straordinario patrimonio storico, artistico, archeologico e paesaggistico che rappresenta uno dei principali motivi di visita, anche da parte dei mercati internazionali; e infine sport, grazie a una ricchezza di proposte ed esperienze per tutte le stagioni, dal cicloturismo all’arrampicata, dagli sport acquatici a quelli invernali.

Quattro settori che corrispondono anche a quattro filiere turistiche che devono tuttavia essere messe in comunicazione: una “lettura” incrociata dei diversi prodotti turistici consentirà infatti di offrire esperienze più complete e competitive, permettendo quindi di attrarre segmenti di clientela diversificati e, in alcuni casi, di destagionalizzare l’offerta.

“In questo contesto - ha continuato l’assessora Parigi - l’impegno è anche quello di ribadire il nostro ruolo quale ente di riferimento per la governance e lo sviluppo del turismo: un sostegno importante, che si traduce anche in termini di investimenti, a supporto di un settore capace di riunire e valorizzare un insieme di filiere, dall’agricoltura all’artigianato d’eccellenza, e di conseguenza di costituire un importante motore di crescita, e talvolta anche di recupero e riscoperta, per i territori. Il lavoro, ovviamente, non si ferma qui; ma da qui riparte, con una visione chiara e condivisa per il futuro del turismo in Piemonte. Insieme a chi, come noi, crede nello sviluppo di un settore capace di rappresentare sempre più un punto di forza importante per la nostra regione”.

L’assessore regionale allo Sport, Giovanni Maria Ferraris, ha dal canto suo ricordato che "quello sportivo costituisce il 10% del turismo in Piemonte. Continuare a investire sugli eventi come il Giro d'Italia è fondamentale per il nostro territorio".

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Author Donatella Actis Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.