Il Bocuse d’Or Europe e la Coupe du Monde de la Pâtisserie, le selezioni continentali delle Olimpiadi d’alta cucina, arrivano per la prima volta in Italia, all'Oval Lingotto di Torino: domenica 10 giugno con la selezione europea della competizione della pasticceria mondiale, fondata a Lione nel 1989 dal maestro pasticciere Gabriel Paillasson; lunedì 11 e martedì 12 giugno seguirà la più grande competizione gastronomica a livello mondiale, ideata da Monsieur Paul Bocuse, padre della cucina francese moderna.
Questa sedicesima edizione del Bocuse d’Or Europe è all’insegna del ricordo dello chef del secolo Paul Bocuse e del grande innovatore della cucina italiana, Gualtiero Marchesi, scomparsi entrambi tra la fine del 2017 e gennaio 2018. Al Maestro Torino dedica infatti l'installazione “Gualtiero Marchesi. La cucina come pura forma d’arte”, realizzata in collaborazione con la Fondazione Torino Musei – Palazzo Madama, GAM Torino e Fondazione Gualtiero Marchesi.
Il Bocuse d'Or Europe
Sono 20 team nazionali europei si contendono la qualificazione per la finale mondiale, in programma a Lione a gennaio 2019. La giuria, composta da 20 grandi chef, è presieduta dal cuoco ungherese Tamás Széll, vincitore della selezione europea di Budapest nel 2016 e quarto all’ultima finale mondiale del Bocuse d’Or a Lione nel 2017, dallo chef italiano Carlo Cracco, allievo del maestro Gualtiero Marchesi e presidente d’onore, insieme a Jérôme Bocuse, presidente del Bocuse d’Or e figlio del fondatore ed Enrico Crippa, presidente del Bocuse d’Or Europe 2018.
Riguardo all'evento, gli assessori regionali alla Cultura e al Turismo, Antonella Parigi, e all'Agricoltura, Giorgio Ferrero, sottolineano "l'orgoglio di poter ospitare a Torino questa prestigiosa competizione, inedita per più ragioni. Non solo è la prima in Italia, ma si caratterizza per una forte attenzione ai prodotti del territorio, dai vini alla carne, dal riso al formaggio. Un'importante occasione per affermare il ruolo dell’Italia nel campo dell’alta cucina, ma anche per posizionare il Piemonte quale territorio leader a livello nazionale". Secondo Enrico Crippa, presidente dell'Accademia Bocuse d'Or Italia, "uno degli obiettivi dell'Accademia è quello di diffondere la cultura della cucina nel senso più alto del termine e il concorso Bocuse d'Or rappresenta una grande occasione per arrivare nelle case della gente. Il binomio cultura-gastronomia va in questa direzione, ovvero valorizzare la professione degli chef e promuovere la buona cucina". All'inaugurazione svoltasi la mattina dell'11 giugno Parigi ha ribadito che "per il Piemonte è una grande opportunità accogliere questa gara internazionale dove cuochi da tutto il mondo devono cucinare prodotti tipicamente piemontesi. Ed e' anche la prima volta che affianchiamo la cultura con un programma che mette in luce che il cibo è cultura e l'entusiasmo del pubblico è molto importante per tutti".
A rappresentare l’Italia alla competizione lo chef Martino Ruggieri, candidato del Team Italia. Dall’aprile scorso Ruggieri ha intrapreso gli allenamenti ad Alba, presso l’Accademia Bocuse d’Or Italia. Obiettivo la qualificazione alla finale di Lione del Bocuse d’Or, competizione che sinora non ha mai visto vincere la squadra italiana.
La gara dura complessivamente 5 ore e 35 minuti ed è articolata in due prove. Le squadre nazionali devono utilizzare gli stessi ingredienti, che per la prima volta sono prodotti tipici del Piemonte: nella prima prova il formaggio Castelmagno DOP, fornito dal Consorzio Tutela del Castelmagno, e le uova; per la seconda il Filetto di Vitellone di Razza Piemontese, fornito dal Consorzio Carne Qualità Piemonte e promosso dall’organizzazione dei produttori Asprocarne Piemonte, il Riso S. Andrea DOP della Baraggia Biellese e Vercellese, fornito dal Consorzio di Tutela del Riso di Baraggia Biellese e Vercellese, e le animelle di vitello. La giuria valuta i piatti in gara, per la prima volta nella storia delle selezioni continentali del Bocuse d’Or accompagnati dai grandi vini piemontesi, rappresentati dal Consorzio Piemonte Land of Perfection.
La Coppa del mondo di pasticceria
Per quanto riguarda la selezione europea della Coupe du Monde de la Pâtisserie, l’edizione di Torino ha segnato il debutto della competizione nel Paese del tiramisù e della cassata. Dopo la prima edizione a Parigi nel 2012 e due selezioni continentali a Ginevra, Torino è la città scelta per ospitare il round europeo che ha premiato i migliori pasticceri del mondo. La manifestazione, svoltasi nel Lingotto Fiere, ha proposto anche un’area espositiva dove gli operatori hanno potuto accostarsi all’offerta delle aziende partecipanti, caratterizzata sia da tecnologie, macchinari, attrezzature, arredi e servizi, sia da prodotti per la ristorazione, bevande, vino, liquori, caffè, pasticceria e gelateria, Al contempo, un altro spazio è stato destinato a un fitto calendario di conferenze, workshop formativi, degustazioni, presentazioni editoriali e contest per esplorare i vari aspetti dello scenario professionale.
Dopo mesi di dura preparazione e un’intensa giornata di gara, Gabriel Paillasson, creatore del concorso, ha annunciato che Martin Morand e Jessica Sandberg dalla Svezia hanno vinto l’ambito trofeo e difenderanno i propri colori durante la finale mondiale di Lione nel 2019. Gli chef hanno presentato delle creazioni straordinarie sul tema “Madre Natura”. A Lione andranno anche i rappresentanti del Belgio, secondo classificato, della Svizzera, finita al terzo posto, della Polonia grazie grazie ad una “wild card”. Russia e Polonia hanno ricevuto rispettivamente il “Premio per il cioccolato” e il “Premio per lo zucchero”, la Turchia il premio per l’eco-sostenibilità. La squadra italiana, che era presente a Torino ma non gareggiava poiché già qualificata, ha così scoperto il nome dei propri rivali europei.
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