Regione Piemonte - Piemonteinforma

La fotografia delle montagne piemontesi nel Rapporto 2017

Il Rapporto Montagne Italia 2017, la fotografia delle aree montane del Paese è stato presentato al Circolo dei lettori di Torino, insieme al Rapporto Piccoli Comuni e tipicità, edito da Coldiretti e Fondazione Symbola.

Centinaia di numeri, dati, carte, analisi che dimostrano la straordinaria vitalità delle aree interne del Paese, dei borghi, dei territori montani, a cominciare dalla nostra regione. Dall’analisi del Rapporto risulta che valgono 8 miliardi di euro i servizi ecosistemici-ambientali prodotti in Piemonte, più del reddito regionale, valore che è stato definito dalla Fondazione Montagne Italia assieme a Uncem e Caire (Cooperativa Architetti e Ingegneri di Reggio Emilia) Questi servizi comprendono ad esempio l'approvvigionamento idrico e la purificazione dell'aria, il riciclo naturale dei rifiuti, la formazione del suolo, la manutenzione dei versanti, l'impollinazione e molti altri meccanismi regolatori naturali, ma anche fissazione del carbonio delle foreste di proprietà demaniale e collettiva,

Tra i dati del Rapporto 2017 in Piemonte non emerge solo il grande valore dei servizi ecosistemici-ambientali prodotti nei territori agricoli, montani, nelle aree interne, ma tra i numeri più significativi ci sono quelli del volontariato: i territori montani sono più virtuosi con 129,6 volontari per 1000 residenti nei Comuni montani contro 96,9 in tutti i Comuni della Regione. Il terzo settore, è anima ed eccellenza delle aree interne, va incoraggiato e deve essere profondamente legato al lavoro degli Enti locali, Comuni e Unioni montane, oltre che delle imprese. Altro dato da rilevare è il tasso di occupazione femminile superiore alle medie nazionali e largamente diffuso nell'arco alpino.

A fronte di una media nazionale di occupazione femminile del 41,8% nell'arco alpino si registra una percentuale del 45,6%. Dalle schede emerge che i territori montani sono virtuosi anche nella gestione dei rifiuti. A fronte dei 486,7 kg pro capite di rifiuti differenziati prodotti annualmente dalla media italiana, le montagne alpine registrano una produzione media di 464,9 kg e l'Appennino addirittura 428,4 kg. Rispetto ad una media nazionale di 255,8 kg pro capite annuo di rifiuti indifferenziati, le aree alpine scendono ad un livello di 193,0 Kg e gli Appennini a 248,2 kg.

L’assessore regionale all’Agricoltura è intervenuto dichiarando che la Regione si sta impegnando nel sostenere l’associazionismo fondiario, mentre l’assessora regionale alla Cultura e al Turismo ha raccontato di aver scoperto nelle vallate piemontesi, nelle zone cosiddette preturistiche, molte esperienze interessanti da un punto di vista imprenditoriale, fatte dai giovani, veri e propri incubatori d’impresa.. Ha poi aggiunto che dal punto di vista turistico la montagna e i piccoli borghi sono un’opportunità purchè si mantenga la storia della regione, che diventa un veicolo importante di cultura, di artigianato, di enogastronomia.

Author Donatella Actis Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.