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Turismo slow per la Sacra di San Michele e le Terre di Sacra

Lo sviluppo e la promozione di una nuova immagine e di un’offerta turistica orientata ai settori culturale, spirituale e naturalistico che gravitano attorno alla Sacra di San Michele sono i capisaldi del protocollo d'intesa per mettere per implementare l’offerta turistica firmato il 15 settembre a Sant'Ambrogio da Antonella Parigi, assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, don Giuseppe Bagattini, rettore dell'Ente Sacra di San Michele, Sandro Plano, presidente dell'Unione dei Comuni della Valsusa, Calo Giacone, presidente dell'Unione dei Comuni montani della Val Sangone, Andrea Archinà, sindaco di Avigliana, Fabrizio Borghesa, sindaco di Chiusa di San Michele, Dario Fracchia, sindaco di Sant’Ambrogio, e Claudio Grosso, sindaco di Valgioie.

Monumento simbolo del Piemonte e capace di attirare ogni anno 100mila visitatori da tutto il mondo, la Sacra è un bene di grande rilievo, testimonianza dell’eredità storica, architettonica e spirituale del territorio. L’abbazia, insieme al complesso di beni storico-artistici dell’area circostante, tra cui spicca la Via Francigena della Valle di Susa, costituisce un patrimonio prezioso anche ai fini della valorizzazione turistica.

“La Sacra - ha dichiarato Parigi - è un monumento capace di fare da bene-faro per tutta l’area circostante, ricca di importanti attrattive storiche, culturali e naturalistiche, come testimoniano anche due recenti candidature Unesco della Sacra stessa e della Via Francigena, a cui si aggiunge un importante lavoro che stiamo svolgendo come assessorato sui Cammini. Da oggi il nostro impegno sarà quello di costituire un tavolo di lavoro operativo che dia risposte concrete per far crescere il turismo, come d'altronde stiamo già facendo, per esempio chiedendo al Politecnico di fare uno studio di fattibilità per migliorare l'accessibilità al complesso".

Il primo passo sarà infatti la costituzione di un tavolo di coordinamento che, sulla base delle priorità e degli ambiti di intervento individuati dagli enti firmatari, avrà il compito di predisporre e attuare il piano di attività. Potranno parteciparvi anche i soggetti pubblici o privati che, a diverso titolo, operano sul territorio e che siano interessati a condividere progetti coerenti con gli obiettivi del protocollo. La Sacra, la Via Francigena, i Cammini e le altre eccellenze che gravitano intorno a tali beni, attraverso le azioni congiunte che verranno sviluppate, potranno quindi diventare risorse significative. Per questo dovranno essere individuati dei percorsi di valorizzazione complessiva e iniziative di ampio respiro che coinvolgano tutta l’area interessata, le strutture accessorie, le vie di accesso, i collegamenti e i servizi turistici, d’accoglienza e commerciali.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.