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Incendi: non ci sono ancora le condizioni per accorpare i forestali con i carabinieri

Allo stato attuale, in Piemonte non vi sono le condizioni per la piena entrata in vigore del decreto legge n.177/2016 e del conseguente accorpamento del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri: è quanto ha sostenuto l’assessore alla Protezione civile, Alberto Valmaggia, nel corso della riunione della Commissione speciale Protezione civile della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, tenutasi il 14 dicembre a Roma su richiesta della Regione Piemonte, in accordo con la Liguria.

“La prevenzione e la lotta agli incendi boschivi sono materie che la legge quadro n.353/2000 ha assegnato da tempo alle Regioni - ha sostienuto Valmaggia - Ogni Regione, quindi, ha negli anni pianificato e sviluppato il proprio sistema di contrasto agli incendi boschivi. In Piemonte, in particolare, il Corpo forestale dello Stato ha avuto ed ha tuttora, a seguito di apposita convenzione, un ruolo determinante per il funzionamento della centrale operativa, dove arrivano le segnalazioni di incendi, oltre alla direzione delle operazioni di estinzione degli stessi assumendo la responsabilità operativa del volontariato del Corpo AIB Piemonte, preposto allo spegnimento. Con l’entrata in vigore del dl 177 viene pertanto a crearsi un’importante disfunzione nel sistema di coordinamento, la cui efficacia ed efficienza sono oggi riconosciute a livello nazionale”.

Nel corso della Commissione l’assessore ha ritenuto opportuno porre a confronto le problematiche che stanno vivendo tutte le Regioni in cui al Corpo forestale dello Stato è stato riconosciuto un ruolo specifico nella lotta agli incendi boschivi e le possibili soluzioni che si stanno perseguendo, ed ha sottolineato che lo stesso Corpo nazionale dei vigili del fuoco, chiamato a svolgere un ruolo strategico nella lotta attiva agli incendi boschivi attraverso il coordinamento dello spegnimento, a tutt’oggi non possiede un numero adeguato di figure professionali formate alla direzione delle operazioni.

Valmaggia ha pertanto richiesto alla Provincia di Trento, coordinatrice della Commissione interregionale, di farsi portavoce presso le istituzioni nazionali di tale preoccupazione, emersa e condivisa da tutte le Regioni presenti, nonché di richiedere un periodo di transizione necessario alla applicazione integrale del decreto ed all’entrata in vigore del numero unico per le emergenze 112, grazie al quale la gestione diverrà unitaria e definitiva. “Questo al fine di perseguire il pubblico interesse garantendo la necessaria continuità operativa del Sistema regionale antincendi boschivi del Piemonte - ha aggiunto - anche in considerazione del fatto che ci troviamo già nel pieno della campagna antincendi boschivi, e che i prossimi mesi saranno, secondo le sequenze storiche, i più interessati da tale emergenza”.

Author Valentina Pippo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.