Regione Piemonte - Piemonteinforma

Frana di Bussoleno: la Regione chiede lo stato di emergenza

Il presidente della Regione Piemonte ha firmato l’8 giugno la richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza per il Comune di Bussoleno, colpito nel pomeriggio precedente da una frana causata dalla sovrapposizione delle conseguenze degli incendi dell’autunno scorso con quelle di un temporale di eccezionale intensità e durata giunto dopo un periodo di forte instabilità atmosferica.

Contemporaneamente l’assessore alla Protezione civile ha effettuato un sopralluogo con il sindaco e gli amministratori locali per accertare i danni provocati dalla frana, durante il quale ha constatato la tempestività degli interventi. Al termine ha dichiarato che bisogna ripulire le zone colpite dal fango nel più breve tempo possibile e provvedere a mettere in sicurezza a monte i luoghi interessati dagli incendi boschivi, dai quali è partita la colata di fango. Ha inoltre annunciato che la Regione Piemonte metterà a disposizione del Comune tutte le risorse tecniche e finanziarie necessarie e che il presidente ha anche sentito il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, che ha garantito il pieno supporto. Nei prossimi giorni sarà effettuata una prima stima dei danni.

La scorsa settimana i tecnici regionali si erano recati in zona per effettuare attività di monitoraggio e per valutare gli effetti degli incendi dopo lo scioglimento della neve e la ripresa della rigenerazione vegetativa, proprio sul conoide di Bussoleno ed in generale in tutta la Valsusa.

In quest’area sono previsti e già finanziati interventi per trattenere i materiali più grossi, mentre un gruppo interno di tecnici affiancato da Ipla e Università di Torino sta valutando gli interventi che possono essere realizzati direttamente dagli operai forestali e quelli più strutturali. 

E' possibile seguire l'attività della Regione Piemonte e gli aggiornamenti della situazione sugli accounts Twitter @ProCivPiemonte e @PiemonteInforma

 

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.