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Incendi: l’emergenza non è finita, l’attenzione resta massima

La situazione degli incendi boschivi in Piemonte è stata discussa durante un dibattito svoltosi il 31 ottobre in Consiglio regionale, che è stato chiuso da un intervento del presidente Sergio Chiamparino, che ha fatto il punto della situazione ed ha espresso alcune considerazioni.

Abbiamo allertato il Governo e il Dipartimento della Protezione civile non appena la centrale operativa ci ha segnalato questa esigenza, quindi abbiamo predisposto gli atti necessari per garantire il dispiegamento degli elicotteri per quanto di nostra competenza - ha dichiarato - E si è lavorato come un sistema dove ognuno deve rispondere sulla base del proprio ruolo e delle proprie responsabilità. A questo proposito ringrazio tutte le persone che hanno operato e stanno operando per spegnere gli incendi, non ringrazio invece quelli che hanno strumentalizzato a fini biecamente politici una calamità come questa. Personalmente sono stato sul territorio quando mi è parso che le condizioni lo permettessero”.

Per quanto riguarda il futuro, Chiamparino ha annunciato che “si potrebbe disporre l’utilizzo, in tutto o in parte, dei 42 milioni di euro ancora disponibili della quota dei Fondi di sviluppo e coesione che spettano al Piemonte per predisporre ed attuare un piano di forestazione e per la pulizia dei torrenti”.

Ad aprire il dibattito è stata un’informativa dell’assessore all’Ambiente e alla Protezione civile, Alberto Valmaggia: “L’emergenza non è finita e l’attenzione rimane sempre massima - ha esordito Valmaggia - Danni e responsabilità li valuteremo in un secondo momento. L’obiettivo principale è, come è stato fin dall’inizio, la tutela dell’incolumità delle persone, ed infatti non abbiamo avuto vittime né feriti, ad eccezione di qualche vigile del fuoco che ha avuto bisogno di supporto medico per intossicazione da fumo. La seconda priorità è stata tutelare le abitazioni, contenendo il fuoco e guidandolo verso zone disabitate in modo che non attaccasse le case. E anche su questo fronte abbiamo avuto successo".

Valmaggia ha poi comunicato che “dal 19 ottobre, giorno in cui è iniziata la fase di emergenza, la Regione ha regolarmente garantito l’utilizzo degli elicotteri ogni volta che perveniva la richiesta da parte della sala operativa dei Vigili del Fuoco. Ad oggi si tratta di 14 richieste dalla provincia di Cuneo e 25 dalla provincia di Torino. Non sempre però i mezzi aerei hanno potuto essere utilizzati al massimo, sia per la ventosità, rischiosa per il volo e per l’approvvigionamento di acqua dalla diga del Moncenisio, sia per l’impossibilità di operare per il troppo fumo e la conseguente assenza di visibilità. Il vento di Fohn e la temperatura mite hanno favorito il propagarsi degli incendi che hanno frequentemente avuto riprese, con nuovi focolai anche dove sembravano ormai spenti”.

L’assessore ha poi fatto presente che “nella giornata di ieri, 30 ottobre, sono stati impiegati tutti i mezzi, date le condizioni meteorologiche favorevoli al volo: 6 elicotteri della flotta regionale, 6 mezzi della flotta nazionale, 1 mezzo dei Vigili del fuoco, per un totale 4 Canadair e 9 elicotteri”.

Infine, ha evidenziato che “la criticità è stata di tipo continuativo dall’inizio di gennaio 2017, avvalorata dal fatto che per 5 volte è stato dichiarato lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi, per un totale di 113 giornate per le province di Torino, Biella, Vercelli, Novara, VCO e 149 per le province di Cuneo, Asti e Alessandria. Ciò ha comportato l’utilizzo della quasi totalità del monte ore previsto dai contratti regionali elicotteristici circa due mesi prima del termine dell’annualità stessa. La Giunta regionale ha così fornito agli uffici competenti la garanzia della copertura economica straordinaria necessaria”.

Alle ore 9.30 del 2 novembre la situazione era la seguente:
- Cumiana-Giaveno: ripresa nella notte a distanza di scurezza da Borgata Merlera, in zona con difficoltà di accesso; richiesti lanci puntuali da elicottero e Canadair;
- Sparone-Ribordone: in spegnimento, richiesti lanci puntuali da elicottero e Canadair;
- Demonte: incendio sotto controllo con necessità di operazioni aeree con elicottero e Canadair a fronte dell’irraggiungibilità di porzioni di fronte ancora attive in pineta;
- Roure Perrero: in spegnimento gli ultimi focolai ancora attivi;.
- Mompantero: fronti sotto controllo e in gran parte in bonifica, richiesto elicottero per spegnere piccole riprese lungo il perimetro;
- Casteldelfino: incendio sotto controllo e in fase di bonifica.

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Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.