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Incendi boschivi: la situazione resta difficile

Il fronte del fuoco non arretra in Piemonte, dove continua la massima allerta per gli incendi boschivi che bruciano le vallate di Torinese e Cuneese. Da giorni sono al lavoro 120 vigili del fuoco e 200 volontari Aib della Regione.

Il presidente Sergio Chiamparino descrive una situazione che "resta difficile", e la Regione si prepara a chiedere lo stato di emergenza. Per sabato è previsto un sopralluogo dello stesso Chiamparino e dell’assessore Alberto Valmaggia nelle zone più colpite.

Chiamparino evidenzia che “i volontari di AIB e Protezione Civile stanno lavorando sotto il coordinamento dei vigili del fuoco con la priorità assoluta di garantire la sicurezza delle persone, delle case e delle infrastrutture. Per consentire presenza costante e il giusto ricambio, confluiranno altre forze da tutte le province del Piemonte. L'intervento risolutivo sugli incendi - aggiunge - può avvenire solo con l'utilizzo di mezzi aerei, e a tal fine, la Giunta regionale di domani approverà la messa a disposizione delle ulteriori risorse che si renderanno necessarie affinché l'intervento avvenga con il massimo dispiego di mezzi possibile. Inoltre, il dipartimento centrale dei vigili del fuoco ha deciso un significativo potenziamento del personale impegnato nell'area e il prefetto Saccone mi ha informato che sono state messe in stato di allerta alcune decine di unità di personale dell'esercito, che verranno attivate qualora si rendesse necessario il loro impiego". A rendere difficili le operazioni di soccorso sono la cenere e il denso fumo, che consentono l'utilizzo di Canadair ed elicotteri solo a tratti. I fumi, molto densi e ricchi di monossido di carbonio e particolato, si stanno riversando dalle vallate sulla Pianura padana.

L’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, ha dichiarato il 27 ottobre che “le analisi effettuate permettono, al momento di escludere rischi per la salute. Occorre però rilevare che se, sulla base dei rilievi dell'Arpa, si evidenziassero pericoli, l’Asl To3 proporrà senza indugio ai sindaci gli interventi necessari”. Nell’esprimere vicinanza alle popolazioni e alle amministrazioni colpite dagli incendi di questi giorni, ringrazia "tutti coloro che hanno lavorato e stanno ancora lavorando mettendo a rischio anche la propria sicurezza. Tra questi, anche gli operatori di Arpa Piemonte che monitorano la qualità dell'aria e i tecnici del Dipartimento Prevenzione dell'Asl TO3, che verificano se e come il fuoco e il ristagno dell'aria, nelle attuali condizioni atmosferiche, possano comportare influenze negative sulla salute della popolazione". L'assessore sottolinea quindi che "il principale aspetto negativo sono ovviamente il fumo e le polveri sottili provocate dagli incendi boschivi" e che "sulla base di linee guida internazionali, le analisi ricercano anche altre sostanze presenti in concentrazioni minori quali composti organici volatili, l'acido cianidrico, il metano, il cloro, l'ammoniaca ed il monossido di carbonio, che costituisce il maggior pericolo per la salute".

Dallo scorso 10 ottobre, quando è stato dichiarato lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi, sono stati più di 200 gli interventi nelle aree di Cumiana, Caprie, Cantalupa, Rubiana, Bussoleno, Barge, Traversella, Ribordone, San Germano Chisone, Fontanile, Persero, Bussoleno, Mompantero, Traversella nel Torinese, Pietraporzio, Casteldelfino e Cortemilia in provincia di Cuneo, e Borgomanero. 

Gli interventi sono coordinati dalla Sala operativa unificata regionale, dove sono presenti rappresentanti di Regione Piemonte, vigili del fuoco, carabinieri forestali e volontari Aib. Costante il collegamento con i sindaci e le Prefetture.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.