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Un fondo per il patrocinio delle donne vittime di violenza

La Giunta regionale ha approvato durante la riunione del 30 gennaio il regolamento per l'istituzione di un fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti, previsto dalla l.r. 4/2016.

Potranno accedervi tutte le donne vittime di violenza e maltrattamenti, senza limite di età, che scelgono un avvocato o una avvocata patrocinante negli elenchi che fanno riferimento alla legge regionale, sono domiciliate in Piemonte, hanno subito un reato con connotazioni di violenza o maltrattamenti avvenuto sul territorio piemontese, possiedono un reddito personale non superiore a otto volte quanto previsto dalla normativa nazionale in materia di patrocinio a spese dello Stato. Si potrà beneficiarne anche per cause civili (separazioni, affidamento dei figli, etc) in presenza di violenza del coniuge.

Il fondo coprirà le spese processuali, anche precedenti al processo stesso, relative a cause di violenza o maltrattamento, e quelle affrontate da donne che rientrano nel gratuito patrocinio a spese dello Stato e che dallo stesso patrocinio sono escluse. La dotazione finanziaria prevede, oltre al finanziamento iniziale di 750.000 euro ed a quello di 250.000 euro effettuato nel 2015, anche 150.000 euro di finanziamento annuo ai sensi della l.r. 4/2016.

“Dobbiamo continuare a incentivare l'utilizzo di questo strumento e aiutare le vittime di violenza a conoscerlo per accedervi - ha dichiarato Monica Cerutti, assessora regionale alle Pari opportunità - Per questo motivo è mia intenzione lanciare una specifica campagna di comunicazione che verrà inserita all'interno di un progetto più complesso dedicato alla legge regionale contro la violenza”.

Dal 2010 fino al 2016 le domande ricevute sono state 445. Dal 2014 fino a oggi è stato registrato un aumento delle richieste. “Siamo passati nel 2016 da 58 a 117 - ha annotato Cerutti - Segno che il lavoro di informazione e sensibilizzazione che abbiamo voluto avviare è la strada giusta da percorrere”.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.