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Io parlo e non discrimino: la parità di genere con il linguaggio

La parità di genere si conquista anche attraverso il linguaggio. E’ la convinzione che ha ispirato la Carta d’intenti “Io parlo e non discrimino”, presentata l'8 marzo, in occasione della Festa della Donna, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale a Torino.

La Carta, volta a superare le discriminazioni di genere nel linguaggio di uso quotidiano, è nata grazie all’impegno di un gruppo di lavoro costituito fra gli enti del territorio che l’hanno promossa e sottoscritta: Città di Torino, Città metropolitana, Regione Piemonte, Consiglio regionale del Piemonte, Università degli Studi di Torino.

Con questo documento gli enti promotori e i soggetti sottoscrittori si impegnano ad adottare progressivamente corrette linee guida linguistiche per eliminare ogni forma di discriminazione di genere negli atti, nella documentazione, nella modulistica e nella comunicazione. La Carta non è rivolta soltanto agli enti pubblici, ma anche a tutte le aziende e ai soggetti privati che vogliano impegnarsi in questo percorso costruttivo per superare le differenze linguistiche che ostacolano una piena parità fra uomo e donna.

La presentazione ufficiale del documento, illustrato al pubblico con il contributo di docenti universitarie e professioniste nell’ambito dei media, ha visto l’intervento dell’assessora regionale alle Pari opportunità, Monica Cerutti: “Questa Carta rappresenta un punto di arrivo importante, ma anche un punto di partenza, perché il lavoro da fare è ancora lungo e ci sono ancora tante barriere da superare. Le statistiche ci ricordano che l’Italia resta al 111° posto nel mondo per le discriminazioni economiche di genere, sotto il profilo delle differenze salariali e dell’occupazione femminile. Serve un vero cambiamento culturale, con l’impegno di tutti. La Regione sta facendo la sua parte, con la recente approvazione della legge 4/2016 contro la violenza sulle donne, che è già rispettosa del linguaggio di genere e prevede un’attenzione particolare alla prevenzione e all’educazione al rispetto dei sessi, e con il disegno di legge 141 contro tutte le forme di discriminazione, che è attualmente all’esame del Consiglio regionale”.

Author Lara Prato Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.