Un esempio concreto di come la Regione Piemonte sostiene la legalità e le aziende agricole del territorio: con uno stanziamento di 175.000 euro consente a Saluzzo la sistemazione dell’area degli ex magazzini dell’ex caserma Filippi, adibiti ora ad accoglienza temporanea per 400 braccianti agricoli. Si tratta di una sperimentazione, una delle prime in Italia di questo tipo, che si concretizza mentre in altre località del Paese i lavoratori vivono in tenda, così come succedeva l’anno scorso nel Foro Boario.

L'iniziativa è stata illustrata il 9 giugno alla stampa dalle autorità locali e dall'assessora regionale ai Diritti e all'Immigrazione, che l'ha definita una prima risposta al problema dell’accoglienza dei lavoratori o degli aspiranti lavoratori stranieri che nella stagione della raccolta si riversano nel Cuneese. Chi verrà ospitato nello spazio di prima accoglienza dovrà essere registrato. Sarà dunque anche un’occasione per esercitare una sorta di controllo e fare emergere eventuali situazioni di illegalità.

Il comparto agricolo cuneese fa ampio utilizzo dei braccianti extracomunitari: tra giugno e settembre dell’anno scorso sono stati circa 2.600 i contrattualizzati provenienti dall’Africa nell’area tra Saluzzo, Savigliano, Villafalletto e paesi limitrofi.

L'assessora rileva che è giusto dare un’accoglienza dignitosa a persone senza le quali il settore avrebbe difficoltà a sopravvivere e ricorda che già negli anni passati si è intervenuto per tentare di porre rimedio a una situazione non rispettosa delle persone promuovendo l’accoglienza diffusa con bandi specifici. Ora, grazie agli incontri con le aziende agricole, alla collaborazione tra consorzio Monviso solidale, Caritas, Cgil, Coldiretti e Confagricoltura si è impegnati a far emergere eventuali situazioni di illegalità e di schiavitù grazie anche al progetto regionale Anello forte.