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La mostra "Exodos" a Roma, sino al 30 giugno

Giovedì 7 giugno, a Roma, si apre la diciannovesima esposizione della mostra "Exodos - rotte migratorie, storie di persone, arrivi, inclusione", ospitata alla Città dell'Altra Economia, all'ex mattatoio del Testaccio, in Largo Dino Frisullo.

Un format che nel 2017 ha riscosso enorme successo, raggiungendo oltre 25 mila visitatori. Inaugurazione alle 18.30 nella capitale, alla presenza dell’assessore all'Immigrazione della Regione Piemonte e del presidente del Consiglio italiano per i Rifugiati, Roberto Zaccaria, con Paolo Siccardi e Mauro Donato, due dei fotoreporter che hanno raccontato la fuga e la fatica dei migranti nel tentativo di integrarsi in terre straniere.

L’assessore sottolinea che "Exodos" ha un forte valore simbolico, per costruire una nuova narrazione del fenomeno migratorio e che anche noi italiani siamo stati costretti a emigrare negli Stati Uniti, in America Latina, in Germania e altrove. "Exodos" serve a ricordarcelo, a farci vedere i volti di chi fugge dal proprio paese e ad immaginare i sogni di queste persone: uno strumento funzionale alle politiche regionali perché aiuta a creare un dialogo con le comunità locali che hanno collaborato alla realizzazione di ogni singola tappa.

La mostra si è di recente arricchita di nuove fotografie, tra cui quelle del fotoreporter Mauro Donato, arrestato in Serbia lo scorso marzo per un equivoco e poi rilasciato. Tra i fotografi di guerra anche una donna, Andreja Restek, che ha raccontato la guerra in Siria. Sono esposte 48 fotografie e viene proiettato un video della web serie "Passaggi". Le fotografie ed i video sono stati realizzati da dieci fotoreporter (oltre ai citati Donato, Restek e Siccardi: Marco Alpozzi, Max Ferrero, Mirko Isaia, Giulio Lapone, Matteo Montaldo, Giorgio Perottino e Stefano Stranges) e da due videomaker indipendenti torinesi (Stefano Bertolino e Cosimo Caridi) tra il 2014 e il 2016, in alcuni dei momenti e dei luoghi più drammatici dell'emergenza profughi, come le isole di Lesbo e Kos, la frontiera di Idomeni, la giungla di Calais, ma anche i Balzi Rossi vicino a Ventimiglia o il mare al largo di Lampedusa. Per l'allestimento è stato scelto un percorso tematico, per guidare il pubblico nei vari momenti che scandiscono la quotidianità di chi dalla propria terra intraprende il cammino verso un mondo migliore. Nell'itinerario espositivo si è così scelto di individuare e concentrare l'attenzione sulle fasi salienti di questi viaggi: il “Mare”, trampolino e naufragio verso il miraggio di un nuovo mondo; la “Strada”, attraverso i campi, i fiumi, le lande desolate delle terre di nessuno; l'arrivo davanti alle “Barriere”, fatte di reti, muri, confini; i “Campi”, luoghi di attesa, di riposo, di speranza, di paura; “Incontri” tra società, turisti e migranti.

La mostra è stata realizzata dall'associazione Allievi del Master in Giornalismo Giorgio Bocca e dalla Regione Piemonte e affronta il tema osservandolo da tre diversi punti di vista: quello dell’esperienza e della narrazione internazionale, del sistema di accoglienza e degli strumenti di inclusione della Regione Piemonte.
"Exodos" si potrà visitare sino a sabato 30 giugno, dal martedi alla domenica, dalle  9 alle 20.

Dopo la tappa di Roma, la mostra proseguirà il suo viaggio a Bruxelles, nel Parlamento Europeo, per poi rientrare in Piemonte.

Author Renato Dutto Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.