Il Consiglio regionale ha approvato nella seduta del 20 dicembre il Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2017-2019, che ha la funzione di delineare il quadro di riferimento economico-sociale all’interno del quale si troverà ad operare il bilancio regionale e contiene quindi gli obiettivi e la compatibilità delle risorse.

Il tentativo dichiarato della Giunta regionale, rappresentata in aula dal vicepresidente Aldo Reschigna, è stato quello di compensare nel triennio la pesante situazione di disavanzo pur mantenendo, tra il 2017 e il 2019, il livello dei servizi garantiti nel 2015 e nel 2016. Ha poi rivendicato la bontà del documento, soprattutto in riferimento alla capacità di individuare delle somme per investimenti pur mettendo in atto una valida politica di rigore finanziario tale da permettere l’uscita dal piano di rientro per i debiti pregressi, soprattutto nell’ambito della sanità.

La scorsa settimana, in apertura di discussione, Reschigna aveva sostenuto che “la situazione economica in Piemonte è lievemente migliorata rispetto agli anni più bui della crisi e ci sono margini di crescita sui fronti del turismo e dell’agricoltura, mentre il sistema manifatturiero ha ancora una sua forza. Ma sul futuro pesa il forte livello di indebitamento della Regione"

Tra le criticità, Reschigna aveva sottolineato il progressivo invecchiamento della popolazione, che unito al rientro nei Paesi di origine di molti migranti a causa della crisi potrebbe creare problemi in futuro perché il Piemonte potrebbe trovarsi in carenza delle classi di età in grado di pagare i contributi previdenziali. Quanto al debito, il programma per ripagarlo restringerà i margini di intervento della Regione sulla spesa libera. E il Piemonte, ha osservato Reschigna, fatichera' molto a raggiungere i parametri di pagamento a cui dovrebbe attenersi la Pubblica amministrazione.