Regione Piemonte - Piemonteinforma

Piano partecipate, dopo il primo anno risparmi per 15 milioni

Un risparmio di 15 milioni di euro rispetto alla gestione 2014: è questo il primo risultato del Piano di razionalizzazione delle società partecipate, approvato dalla Regione Piemonte nel marzo 2015 e aggiornato a cadenza trimestrale. Un dato suscettibile di ulteriori miglioramenti, considerati i risparmi che arriveranno dai processi di liquidazione in atto e da quelli in fase di avvio.

«In questo primo anno e mezzo di lavoro – ha sottolineato l’assessore Giuseppina De Santis – abbiamo in buona parte anticipato quello che il Governo ci chiede di fare in termini di spending review. Dall’attuazione dei decreti Madia, tuttora in fase di studio, margini di manovra sono ancora possibili e il monitoraggio trimestrale del Piano continuerà anche nei prossimi mesi, nonostante la legge lo prevedesse solamente per il primo anno: un modo per informare in modo puntuale sulle operazioni in atto e su quelle che intendiamo avviare per rendere il sistema più efficiente».

I risparmi arrivano per la maggior parte dalla riduzione dei costi per i Consigli di amministrazione e dei servizi. Le partecipate di Finpiemonte, ad esempio, hanno visto un taglio delle spese per i Cda pari al 22%, mentre quella per i servizi è diminuita del 25%. Per quanto riguarda le partecipazioni dirette della Regione, invece, da segnalare il minor costo dei servizi di Ceip (-37,3%, dei quali 41,4% spese per consulenze), insieme al taglio delle spese di amministratori e consulenze dell’Ipla (rispettivamente -32,9 e -37,1%), e alla diminuzione dei costi di funzionamento di Scr, che ha fatto registrare anche un meno 20 per cento nelle retribuzioni dei dirigenti.

Il Piano prevede inoltre due importanti obiettivi strategici: la ridefinizione del ruolo di Finpiemonte, con l’iscrizione all’albo degli intermediari finanziari, la relativa ricapitalizzazione e il processo di integrazione con Finpiemonte Partecipazioni, che entro giugno 2016 vedrà la definizione delle modalità operative; e il riordino del settore Ict, che ha visto come prima tappa l’avvio del “dialogo competitivo” per il Csi, grazie al quale individuare un progetto di esternalizzazione da mettere a gara, affidandolo a un soggetto operante sul mercato.

Da segnalare, infine, il recesso della società Icarus dalla partecipata Altec con relativo pagamento delle quote, e la vendita di Cic (partecipata di Csi) a Csp Spa. Altre operazioni effettuate sono le liquidazioni di Nordind, Snos, Villa Gualino, Tecnoparco Lago Maggiore, Virtual Reality & Multi Media Park. Si è inoltre completato il percorso di fusione di Creso e Tenuta Cannona nella nuova Fondazione Agrion.

Il piano partecipate

 

Author Matteo Vabanesi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.