Regione Piemonte - Piemonteinforma

Come sarà riorganizzata FinPiemonte

I primi elementi del progetto di riorganizzazione di FinPiemonte sono stati illustrati il 31 maggio dal vicepresidente della Regione e dall’assessora alle Partecipate alla Commissione regionale di indagine sulla finanziaria.

Due le fasi programmate: nella prima la Regione intende ridurre il capitale sociale da 358,480 a circa 200 milioni di euro, che verrebbero riscritti nel bilancio regionale tramite una legge in discussione in Commissione. La somma sarà in parte reindirizzata a FinPiemonte, in parte utilizzata direttamente dalla Regione in modo che sia tutta a disposizione per il sostegno del sistema economico piemontese; nel frattempo, il consiglio di amministrazione dovrà occuparsi di verificare l’attuale organizzazione della società ed avanzare entro giugno proposte adeguate sul piano dei controlli e dell’efficienza operativa. La seconda fase prevede l’avvio del percorso di riunificazione di FinPiemonte Spa e di Finpiemonte Partecipazioni Spa anche con il ricorso a strumenti che possano evitare rallentamenti delle attività di sostegno finanziario nei confronti del sistema piemontese.

Con l’utilizzo del capitale sociale FinPiemonte è in grado di svolgere attività di investimento, con interventi di sostegno al consolidamento e alla crescita delle imprese, o con strumenti di debito quali mini bond, anche attraverso l’attivazione di fondi territoriali. Il capitale sociale riscritto a bilancio permetterà alla Regione di effettuare interventi diretti, come la costituzione della sezione del fondo centrale di garanzia. Il riaccreditamento di risorse alla finanziaria consentirà di attivare interventi di cofinanziamento e di garanzia verso tutto il sistema economico piemontese, non solo quello manifatturiero. Oggetto degli interventi sarebbero infatti, oltre alla grande impresa e alle pmi, l’artigianato, il commercio, le imprese culturali e turistiche, il sistema della cooperazione, le start up innovative, unitamente all'aumento di risorse per gli assi di intervento dei fondi europei e di leggi regionali. Le risorse non verrebbero spezzettate, ma adoperate in modo più flessibile in un unico fondo di gestione.

Il 1° giugno il presidente della Regione, il vicepresidente e l'assessora alle Partecipate hanno espresso il loro apprezzamento per il grande lavoro svolto in questi ultimi mesi dal presidente e dal cda di Finpiemonte. Nella massima convinzione che il cda è attrezzato al meglio a guidare i passaggi necessari alla trasformazione della società in base alle scelte condivise con il socio e alle prescrizioni ricevute dalla Banca d'Italia, la Regione è consapevole delle sfide che tali procedure comporteranno per le prossime settimane per tutti coloro che lavorano in Finpiemonte.
Pertanto, dalla Regione non verranno mai meno disponibilità, sostegno e collaborazione in una fase certamente molto complessa, nella certezza che il tutto richiederà risposte rapide ed efficaci a sostegno del ruolo strategico di Finpiemonte nel sistema economico, e che tali risposte sono chiamati a darle la Giunta regionale, il cda e gli stessi dipendenti. Infine, viene ringraziata la direttrice Maria Cristina Perlo per la disponibilità a garantire la piena continuità operativa della società e il necessario affiancamento al successore.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.