Regione Piemonte - Piemonteinforma

Per Finpiemonte servono decisioni tempestive

La situazione attuale di Finpiemonte richiede decisioni urgenti e tempestive per mettere a disposizione del sistema economico piemontese le risorse della finanziaria, perchè la denuncia alla Procura sta determinando una situazione di blocco dell’attività della società che si vuole evitare che si protragga ancora: è quanto ha dichiarato il vicepresidente della Regione nel corso di una comunicazione effettuata il 22 maggio in Consiglio regionale.

Il vicepresidente ha poi annunciato che l’assemblea dei soci propone la fuoriuscita volontaria di Finpiemonte dalle condizioni di vigilanza e che la Giunta regionale intende aderire a questa proposta. Ma questo non basta: è necessaria la pronta messa a disposizione delle risorse faticosamente recuperate. L’obiettivo è arrivare nel prossimo autunno all’emissione dei primi bandi.

Nel suo intervento il vicepresidente ha poi dichiarato di avvertire con forza il dovere di aggredire la situazione di Finpiemonte, perché dopo gli sforzi importanti che questa amministrazione ha fatto per riportare al sistema economico risorse che in passato erano state irresponsabilmente dedicate a coprire spesa corrente, non si può pensare che la mancanza di decisione porti all’immobilismo di fondi, ed ha elencato le tappe essenziali del percorso che si intende seguire: individuazione degli assi del piano strategico di Finpiemonte che possono, pur non essendo la società più soggetto sottoposto a vigilanza, essere finanziati con il capitale sociale; conseguente riduzione del capitale sociale, iscrivendo in entrata sul bilancio, e contemporaneamente in spesa, tutte le risorse; individuazione degli assi strategici prioritari che verrebbero finanziari non con il capitale sociale, ma con l'utilizzo delle risorse a questo punto messe a disposizione dal bilancio della Regione. Il capitale sociale di Finpiemonte è di 250 milioni, e nei prossimi giorni la Giunta regionale farà una proposta per stabilire quale quota debba restare perché possa svolgere il proprio ruolo e quale tornare nel bilancio regionale per essere immediatamente immessa nel sistema economico.

Al termine del dibattito seguito alle sue dichiarazioni, il vicepresidente ha invitato a fare attenzione a non confondere le vittime con i carnefici, perché in questa vicenda la Regione è la vittima.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.