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Il Documento di economia e finanza 2018-2020

Continuare nel risanamento del debito, supportare la ripresa economica, recuperare l’evasione fiscale, riorganizzare la macchina amministrativa e puntare sugli investimenti in sanità sono i cardini del Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2018-2020, presentati dal vicepresidente della Regione, Aldo Reschigna, ed approvato a maggioranza il 21 novembre dal Consiglio regionale.

Il Defr, che non incide direttamente sui conti della Regione ma fornisce lo scenario all'interno del quale le politiche della
Giunta regionale piemontese dovranno muoversi nel prossimo biennio. si articola in due sezioni: la prima comprende il quadro sintetico del contesto economico e finanziario di riferimento e la descrizione degli obiettivi strategici in campo economico, sociale e territoriale; nella seconda è inserita l’analisi della situazione finanziaria della Regione alla luce del quadro tendenziale di finanza pubblica e delle manovre di risanamento finanziario.

“La crescita del Pil nel 2016 vede il Piemonte allineato al dato nazionale, e nel 2017 il trend è confermato - ha dichiarato Reschigna - Questo vuol dire che, nel rapporto con le altre Regioni industriali forti, stiamo crescendo meno di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna. E’ quindi necessario aumentare maggiormente l'investimento in ricerca e innovazione. Agroindustria e turismo stanno crescendo con percentuali più forti rispetto alla media nazionale, ma la crisi economica degli anni passati ha visto complessivamente in Piemonte un sistema manifatturiero più maturo rispetto ad altre Regioni. Il Defr definisce gli scenari entro cui le politiche della Regione devono collocarsi”.

Fra le strategie messe a punto dalla Giunta Chiamparino per favorire la ripresa economica del Piemonte, Reschigna ha citato le politiche legate ai fondi europei ed agli investimenti in edilizia sanitaria: “Abbiamo puntato molto sulle politiche degli investimenti sui fondi comunitari: questo significa soprattutto politiche del lavoro e politiche legate anche all’innovazione sul piano sociale. Nel 2017 c'è stata una forte accelerazione, ma ci sono ancora spazi per lavorarci. Gli interventi in edilizia sanitaria sono uno degli obiettivi su ci siamo concentrati: è di questi giorni la firma di un accordo per il Parco della Salute di Torino, puntando ad aprire i cantieri prima della fine della legislatura, nell’accordo con il Cipe ci saranno 90 milioni legati alla parte del progetto che riguarda l'università e la ricerca. Sempre entro la fine della legislatura miriamo anche ad avviare gli iter per la Città della Salute di Novara e i nuovi ospedali del VCO e di Moncalieri”.

“Abbiamo messo in campo una decisa azione di contrasto all'evasione fiscale - ha proseguito il vicepresidente - con un recupero sul bollo auto superiore ai 40 milioni a fronte di un gettito complessivo di 441 milioni. Abbiamo ben lavorato sulla gestione del debito, ma restiamo tra le Regioni più indebitate, con una incidenza consolidata del debito superiore ai 500 milioni annui. La natura e la struttura del debito ci dicono che abbiamo margini per la rinegoziazione molto limitati. Dopo le azioni che abbiamo messo in campo, i tassi sugli interessi sono ora compresi tra 0,40 e 2,5%. Abbiamo riconvertito i tassi variabili in fissi, e a questo punto abbiamo poche politiche da poterci inventare. Rimane però - ha rimarcato - uno scenario da aggredire con grande difficoltà, quello riguardante tre contratti derivati, che in prospettiva tra due legislature, con il previsto incremento delle quote annuali di accantonamento, potrebbe creare seri problemi al bilancio della Regione. Fra l'altro oggi questi derivati sono in mano a una moltitudine di soggetti finanziari, il che rende ogni operazione su questo fronte ancora più complessa”.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.