Regione Piemonte - Piemonteinforma

Al lavoro per gli investimenti, massima attenzione sui conti

La conclusione del dibattito generale in Consiglio regionale sul disegno di legge di assestamento di bilancio ha offerto al vicepresidente Aldo Reschigna l'occasione per rassicurare i consiglieri sul futuro dei conti della Regione, anche per l’inizio della prossima legislatura.

“Il presidente Chiamparino ed io - ha dichiarato - non abbiamo mai immaginato di scaricare sul futuro e sulla prossima legislatura i problemi finanziari della Regione. Anzi stiamo cercando in tutti i modi di garantire anche nel 2019 la copertura della quota di disavanzo regionale. Proprio su nostro precisa richiesta, nel testo del disegno di legge statale di bilancio è presente una norma, il comma 5 dell’ art. 68, che dà la facoltà alle Regioni di poter spalmare la copertura del disavanzo al 31.12.2014 su 20 anni a partire dal 2018. Questo ci permetterà di abbassare la quota destinata alla copertura annua, attualmente di 202 milioni, a 109. In questo modo l’avanzo vincolato coprirà sia la quota del 2018 che quasi totalmente quella del 2019. Sono per altro convinto che sarà possibile aumentare ancora il fondo vincolato, in modo da coprire totalmente la quota del 2019, cui usufruirà la Giunta che scaturirà dalle prossime elezioni. Rivendico questo atteggiamento di massima attenzione sul futuro dei conti al di là di questa legislatura come uno degli atteggiamenti più responsabili che in Italia si sono visti in questi anni”.

Secondo Reschigna però “rimane un problema grosso, cioè tentare un'operazione di rinegoziazione dei derivati. Sarà difficile, mi impegnerò con tutto me stesso, perché altrimenti negli anni l’incrocio tra la copertura disavanzo e il costo dei derivati potrebbe essere alquanto impegnativo”.

Il vicepresidente ha quindi criticato la lettura dell’azione della Giunta come esclusivamente ragionieristica, senza respiro sul futuro del Piemonte: “In questi tre anni abbiamo coperto 700 milioni del disavanzo evidenziato, siamo usciti dal piano di rientro in sanità, abbiamo ottenuto risparmi importanti sulla spesa del personale, la gestione degli immobili e gli affitti, le società partecipate, come rileva anche la relazione della Corte dei Conti nell’ultimo giudizio di parifica. Sfatiamo il discorso sulla legislatura ragionieristica, senza conti a posto non c’è futuro, ma già in questo 2017 abbiamo alzato il livello di spesa per investimenti rispetto alla spesa corrente. La stessa norma della nuova legge statale di bilancio citata prima impone l’impegno alle Regioni che allungano i tempi di copertura del disavanzo di alzare del 2,5% annuo la spesa per gli investimenti. Una scommessa da noi accettata proprio perché non abbiamo atteggiamenti ragionieristici, ma abbiamo ben chiara la necessità di costruire il futuro del Piemonte”.

Reschigna ha sottolineato gli investimenti presenti in questo assestamento di bilancio: “Per lo sviluppo del turismo montano sono presenti 24,5 mln, di cui il piano neve è solo una parte. I 2 milioni aggiunti per l’infanzia 0-3 anni ci permettono di accedere a fondi statali e di rilanciare un settore educativo importante, dimenticato da troppi anni. Stiamo anche cercando di utilizzare 40 milioni del Fondo europeo di solidarietà e coesione su due assi: uno, la pulizia dell’alveo dei fiumi e dei torrenti, l’altro prevede un intervento straordinario sulle aree fortemente danneggiate dagli incendi boschivi, in modo da ricostruire il più in fretta possibile quanto è andato distrutto e scongiurare il forte pericolo di dissesto idrogeologico”.

L'assestamento copre anche la riduzione degli stanziamenti statali: 8,4 milioni in più per il diritto allo studio, che servono a garantire la promessa copertura totale della graduatoria delle borse di studio universitarie a fronte di un taglio del trasferimento statale di 4,4 milioni e dell’incremento del 15% di iscrizioni alle Università piemontesi da parte di studenti fuori sede; sono coperti con risorse regionali i 14,2 milioni in meno del trasferimento dal fondo nazionale dei trasporti; vengono assegnati 4,5 milioni in più sul fondo non autosufficienza, in seguito al mancato trasferimento aggiuntivo previsto da parte dello Stato. Questo permetterà di garantire anche per il 2017 le stesse risorse del 2016 per il trasporto pubblico locale e per le politiche sociali.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.