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Oltre 5.000 iscritti a “Fabbriche Aperte”

Sono state oltre 5.000 le persone che hanno partecipato a “Fabbriche Aperte”, l’evento voluto dalla Regione Piemonte per consentire ai cittadini, il 27 e 28 ottobre, di scoprire le realtà industriali del territorio. Gli stabilimenti visitabili sono stati 103, grazie alla collaborazione delle 95 aziende che hanno aderito all’iniziativa.

“Considerando che si tratta solo di un numero zero, preparato in appena un mese con poche risorse, direi che l’obiettivo di interessare la cittadinanza ai temi dell’industria, della manifattura intelligente e dell’innovazione è già stato oggettivamente raggiunto - commenta l’assessora alle Attività produttive, Giuseppina De Santis - L’auspicio è che dopo l’esperienza concreta di visita alle fabbriche questo interesse possa essere ancora più forte, così come la consapevolezza del pubblico sull’eccellenza del nostro patrimonio industriale”.

Le visite erano così organizzate: addetti delle imprese hanno accompagnato i visitatori, dando le principali informazioni e spiegando i dettagli sulle produzioni. Ai partecipanti è stato consegnato materiale informativo.

Altra novità è stato il coinvolgimento delle scuole: l’Unione Industriale di Torino ha proposto per il 27 e 28 ottobre un "Focus Scuola", facendolo coincidere con la due giorni organizzata dalla Regione, ed hanno calendarizzato 11 visite coinvolgendo circa 400 studenti.

Inoltre, dato che l’80% delle aziende che aprono i loro stabilimenti al pubblico ha partecipato ad iniziative del Fondo europeo di sviluppo regionale nelle ultime due programmazioni, la due giorni di fine ottobre è anche collegata all’evento annuale del programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020.

L'evento è stato inaugurato presso lo stabilimento ITT di Barge dall'assessora De Santis, che ha accompagnato i rappresentanti della Direzione generale della Politica regionale e urbana della Commissione Europea, Nicolas Gibert Morin e Francesco De Rose, per una testimonianza diretta sulle buone pratiche di utilizzo dei fondi europei. “La storia di ITT - ha commentato l'assessora - è una testimonianza classica delle imprese piemontesi: nasce come familiare, diventa multinazionale, ma rimane saldamente radicata sul territorio. Qui sono state fatte delle scelte, che consistono nell'investire in ricerca, innovazione e internazionalizzazione. Sono queste le carte che abbiamo per le sfide di un mondo che cambia velocemente, ma che possiamo affrontare raccogliendo la scommessa di trasformare la ricerca di oggi nella produzione di domani. Aprire le fabbriche al pubblico significa anche ricucire un rapporto con la comunità, perché ciò che avviene qui dentro costituisce un'opportunità per le persone che in questo territorio ci vivono”.

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Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.