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Confermato il ruolo strategico di Finpiemonte

La Giunta regionale, durante la seduta del 1° febbraio, ha confermato anche per i prossimi anni il ruolo di Finpiemonte quale società finanziaria con il compito di garantire supporto alla crescita, allo sviluppo e all'innovazione del sistema economico del territorio.

Nel darne notizia l’assessore alle Partecipate, Giuseppina De Santis, sottolinea come “la presentazione dell’istanza di Finpiemonte a Banca d’Italia per proseguire le attività di intermediazione finanziaria rappresenta per noi anche l’occasione per interventi di ricapitalizzazione e ristrutturazione, che rendano la società come una vera e propria Cassa Depositi e Prestiti del Piemonte”.
Saranno due le principali linee di azione: da una parte Finpiemonte dovrà garantire la realizzazione delle attività affidate come l'assistenza tecnica su progetti specifici e la gestione delle agevolazioni, con particolare riferimento agli strumenti finanziari previsti dai fondi europei (private equity, minibond, riassicurazioni e tranched cover, fondo energia, eccetera); dall’altra potrà continuare ad agire in qualità di intermediario finanziario con l'obiettivo di assicurare una gestione efficace delle risorse proprie, da investire a supporto del sistema economico. La società dovrà soprattutto operare in modo da garantire piena complementarietà e sinergia rispetto ai fondi messi a disposizione direttamente dalla Regione, dagli istituti di credito e da altre istituzioni finanziarie.

Finpiemonte sarà infine impegnata ad attivarsi per reperire risorse aggiuntive, sfruttando l'effetto moltiplicatore della leva finanziaria sul proprio capitale. Ciò potrà essere realizzato attraverso accordi e partnership, interventi per l'attrazione di investimenti e accesso al mercato dei capitali.

”Le istituzioni devono farsi promotrici - rileva De Santis - di una politica attiva che ponga fine alla frammentazione del sistema di supporto alla ricerca e all'innovazione. Ed è a questo obiettivo che miriamo rafforzando il ruolo di Finpiemonte. A regime contiamo di portare sui 350 milioni di euro, in modo che possa emettere strumenti finanziari a beneficio di imprese, enti pubblici e mondo no profit disponendo di un proprio patrimonio di rischio”.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.