In occasione dell'Anno internazionale per la comprensione globale, il Centro Unesco di Torino, in collaborazione con la Regione Piemonte e il Ministero dell’Istruzione, ha organizzato un percorso di formazione rivolto agli studenti e ai docenti delle scuole piemontesi sui temi della migrazione su scala locale, del rapporto con lo scenario mondiale e del rispetto della Carta dei diritti umani. L'idea di base, è stato sottolineato durante il primo appuntamento svoltosi il 7 novembre a Palazzo Lascaris, è che una informazione non approfondita provochi pregiudizio e paura.

Al progetto hanno aderito 32 istituti scolastici e più di 2.000 tra studenti e docenti. I prossimi quattro incontri, previsti tra novembre 2016 e marzo 2017. La giornata conclusiva si terrà invece l’8 maggio prossimo, con la presentazione e la valutazione dei lavori delle classi partecipanti.

All’inaugurazione del percorso sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale, che si è soffermato sull’importanza dell’apertura all'accoglienza e della predisposizione verso una cultura inclusiva che si lasci contaminare da ciò che è diverso, e dall’assessora regionale all’Istruzione, che ha sostenuto che la scuola, spazio di conoscenza e di incontro con l'altro, può essere il primo luogo di accoglienza per i giovani migranti. Inoltre, ha posto l’accento sull’importanza di collaborare fra istituzioni per far cambiare idea a coloro che vivono il fenomeno migratorio come un pericolo. “È diritto di ogni individuo - ha evidenziato Maria Paola Azzario, presidente del Centro per l’Unesco - essere rispettato, ed è dovere delle istituzioni e delle associazioni sostenere programmi educativi mirati all’inserimento dei giovani migranti che provengono da realtà spesso disagiate e pericolose”.

Nel corso del dibattito, al quale hanno partecipato Renato Saccone, prefetto di Torino, e Maria Torelli, ispettrice dell’Ufficio scolastico regionale, sono stati portati all’attenzione del pubblico alcuni dati tecnici sui flussi migratori in Italia e il ruolo dei social media in un fenomeno così attuale come quello degli sbarchi.