È stata la nuova scuola elementare don Giovani Bosco di Bagnolo, in provincia di Cuneo, la prima tappa della visita piemontese di mercoledì 14 settembre del premier Matteo Renzi.

L’istituto è stato scelto dal presidente del Consiglio poiché si tratta di una struttura all’avanguardia, completamente antisismica, grazie a una gabbia di cemento e ferro che le consente di assorbire le vibrazioni. Il cantiere, iniziato nel giugno 2015, è durato un anno e l'investimento è stato di circa 2 milioni di euro, tra risorse regionali, fondi comunali e della Protezione Civile. La scuola di Bagnolo, comune di circa 6mila abitanti, si trova infatti in una zona sismica vicina a Pinerolo (Torino), distrutta da un terremoto all'inizio dell'Ottocento.

“Il lavoro svolto qui è stato straordinario, per questo ho deciso di venire nei Comuni più piccoli, come Bagnolo, dove sono state fatte cose belle, importanti e all'avanguardia" - ha precisato Renzi - Il Governo è pronto a fare ogni tipo di investimento sull'edilizia scolastica - ha concluso il premier - tutto ciò che serve alla stabilità dei nostri figli è più importante della stabilità tecnocratica e finanziaria".

Ad accompagnare in visita Renzi anche l’assessora regionale all’Isitruzione, Gianna Pentenero, che ha aggiunto: “Abbiamo investito tanto in questi anni sull'edilizia scolastica, dobbiamo continuare a farlo, con interventi sinergici come nel caso di Bagnolo, dove abbiamo messo insieme risorse regionali, fondi comunali sbloccati dal patto di stabilità e risorse della Protezione civile. Le scuole sono il punto focale delle nostre comunità, dobbiamo continuare a renderle più belle, accoglienti ma soprattutto più sicure. È importante sottolineare lo sforzo che il comune di bagnolo ha compiuto per realizzare i lavori in tempi rapidi, utilizzando anche materiali tipici della zona come la famosa pietra di Luserna”.