Il piano tariffario per l'accesso al servizio di ristorazione, abitativo e di residenzialità per l'anno accademico 2016-2017 proposto dall'Ente per il diritto allo studio universitario abbassa i costi di numerosi servizi.
Grazie ad uno stanziamento di 4.710.000 euro deciso durante la seduta del 5 settembre, la Giunta regionale consente che per i servizi di ristorazione vengano allargate dal basso verso l'alto tutte le fasce di reddito: alla prima fascia potranno così accedere gli studenti con un indicatore Isee inferiore a 23.000 euro, mentre nello scorso anno accademico per accedervi occorreva un indicatore inferiore ai 20.956,46 euro. Le tariffe per il servizio abitativo e residenziale rimangono invariate.
“Il nostro obiettivo - rileva Monica Cerutti, assessora al Diritto allo studio universitario - era quello di incrementare l’utilizzo delle mense universitarie e di andare incontro alle esigenze economiche dei ragazzi e delle ragazze in questo momento di crisi. Le fasce per le quali il pasto ha un prezzo più basso sono state ampliate, e contemporaneamente si sono abbassate le tariffe di quasi tutte le altre fasce”.
Così uno studente con un Isee di 20.000 euro lo scorso anno pagava il pasto intero 3,50 euro, quest’anno lo pagherà 2,50, per chi ha un indicatore di 22.000 euro il prezzo passa da 4 euro a 2,50; con l'Isee di 24.000 euro si scende da 4 a 3,20, a 26.000 euro da 4,50 a 3,20, a 34.000 euro anziché 4,50 si pagherà 3,90.
Il piano ha ottenuto il parere favorevole dell'Assemblea regionale degli studenti per il diritto allo studio universitario e del Comitato regionale di coordinamento delle Università in Piemonte.
Nel complesso, le tariffe interessano ospiti-docenti, ricercatori, assegnisti, parenti degli studenti borsisti, partecipanti ad attività, progetti ed iniziative di interscambio promosse dagli Atenei piemontesi, studenti appartenenti ai programmi di mobilità internazionale, al Programma Erasmus e al progetto Agon.