All'inizio dell'anno scolastico gli alunni piemontesi non potranno ancora consumare il pasto preparato a casa. Il servizio mensa nelle scuole di Torino partirà per tutti il 13 settembre, mentre si dovrà attendere che le scuole trasmettano al Comune il numero e il nominativo corretto di chi non intende fruire del servizio alternativo.

La decisione è stata assunta durante un incontro svoltosi il 1° settembre tra le assessore all'Istruzione della Regione, Gianna Pentenero, e del Comune, Federica Patti, con il direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Fabrizio Manca.

"C'è il rischio - ha sottolineato Pentenero - che le sentenze mettano in discussione l'universalità del servizio mensa così come è stato costruito in Piemonte. Per questo è necessario aprire una riflessione con i Ministeri competenti per individuare possibili soluzioni legislative che salvaguardino il valore educativo, sociale e sanitario della mensa nella scuola italiana".

"Per l'Ufficio scolastico regionale - ha precisato Manca – è prioritario che la fruizione dei pasti domestici possa svolgersi in condizioni di massima sicurezza per la salute di bambine e bambini, garantendo ai dirigenti, ai docenti e a tutto il personale la tutela da ogni possibile aggravio di responsabilità".

"La mensa scolastica - hanno ribadito Pentenero e Patti - è una conquista in termini di solidarietà sociale e va difesa per garantire il diritto universale alla nutrizione e all'educazione alimentare. Per tale motivo le istituzioni si impegnano a lavorare affinché il pasto della ristorazione scolastica sia di qualità e accessibile a tutti".