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Università: opportunità per le persone con disabilità o dsa

Sono circa 14mila gli studenti universitari italiani con disabilità dichiarata oltre il 50%, di questi 686 frequentano gli atenei piemontesi. A livello nazionale, sono quasi triplicati nell’ultimo decennio. Questi i dati dai quali è maturata la proposta del CNUDD (Conferenza Nazionale Universitaria Delegati Disabilità) di organizzare un convegno internazionale per favorire - all’interno della comunità accademica, fra i ricercatori, gli insegnanti e le associazioni di famiglie - lo scambio di progetti e buone prassi, sui servizi e le tecnologie rivolte agli studenti con Special Educational Needs. Ed è Torino la città scelta dal CNUDD per le due giornate di confronto “UNIversal Inclusion, Rights and Opportunities for Persons with Disabilities in the Academic Context”, patrocinate dalla Regione Piemonte, in programma dal 12 al 14 maggio presso l'Aula Magna Cavallerizza Reale dell’Università di Torino.

Scopo del convegno, non solo quello di interrogarsi sulle indagini sviluppate negli ultimi anni ma condividere e rendere attuabili i ragionamenti fatti sulle politiche accademiche di sostegno al diritto allo studio e all’inclusione sociale; sugli studenti con disabilità nell’alta formazione; sul tutorato e tutorato tra pari, sulla mobilità internazionale degli studenti e sulle tecnologie assistite.

Gli studenti iscritti con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), dall’anno successivo all’applicazione della Legge nazionale del 2010 e delle Linee Guida CNUDD del 2011, erano 1457 (a.a. 2012/13). Nel 2014/15 sono saliti a 3374, registrando un incremento superiore al 130% in un triennio. Unito è l'ateneo con il maggior numero di iscritti con DSA (340 in totale) a livello nazionale; il Politecnico ne ha 81 e il Piemonte Orientale 22, per un totale in Piemonte di 443 iscritti. Nell’anno in corso risultano iscritti all’Università degli studi di Torino 652 studenti con disabilità e 553 studenti con DSA: entrambe le tipologie sono in aumento; in particolare gli studenti con DSA.

La promozione dell’inclusione scolastica ha guadagnato un traguardo particolarmente importante con l’approvazione della Convenzione ONU (2006) per il riconoscimento dei diritti e delle libertà fondamentali, nonché per l’accesso a tutti i servizi per gli individui vulnerabili. Da diversi anni, anche il Piemonte è fra le regioni più attente all’argomento, sviluppando strategie e metodi per riconoscere il fenomeno e affrontarlo al meglio grazie a progetti rivolti al mondo dell’istruzione e della formazione professionale. Recente è l’iniziativa #NOPOBLEM, finanziata con risorse del Fondo sociale europeo e che tra il 2013 e 2015 ha previsto, oltre a campagne di sensibilizzazione per insegnanti e formatori, numerosi momenti di approfondimento che hanno coinvolto in tutto il Piemonte oltre 500 partecipanti. Il Piemonte si è inoltre occupato per la prima volta di DSA in età adulta grazie ad un progetto finanziato dalla Fondazione Telecom, in collaborazione con il servizio di psicologi dell’Asl To3. Un primato importante poichè l’iniziativa è riuscita a coinvolgere 231 pazienti tra i 18 e i 25 anni. Di questi il 43,2% aveva una diagnosi pregressa mentre il 56,7% si è sottoposto per la prima volta a valutazione.

Author Susanna De Palma Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.