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Le proposte di revisione del voucher scuola

L’assessora all’Istruzione, Gianna Pentenero, ha presentato alla Sesta Commissione del Consiglio regionale le proposte di revisione del “voucher scuola”, che nei prossimi giorni sarà oggetto di confronto con le associazioni dei Comuni e la Conferenza per il diritto allo studio.

Si pensa ad un unico voucher che integri le risorse nazionali (il contributo statale per i libri di testo e le borse di studio previste dalla legge 107) e regionali, in modo da evitare sovrapposizioni, permettere alle famiglie di presentare un’unica domanda e assicurare l’erogazione delle risorse all’inizio di ogni anno scolastico. Per attuare tali proposte bisognerà modificare la legge regionale n.28/2007 e il Piano triennale per il diritto allo studio.

“Oltre a far confluire risorse statali e regionali in un unico voucher, eliminando la sovrapposizione di contributi che oggi interessa circa 24.000 famiglie - ha puntualizzato Pentenero - proponiamo una riduzione del valore medio del voucher, da concentrare soprattutto nella scuola primaria, dove i costi sono generalmente più bassi, mantenendo comunque le maggiorazioni per i nuclei più fragili, come residenti in aree marginali, oppure con disabilità o bisogni educativi speciali. Questo ci consentirebbe di adeguare maggiormente il voucher all’effettiva spesa sostenuta, permettendo a un numero superiore di famiglie di poterne beneficiare”.

Introdotto dall’annualità 2016-17, il sistema del voucher, una sorta di ticket virtuale che può essere usato per sostenere direttamente le spese legate al diritto allo studio, ha visto crescere in modo esponenziale il numero di domande arrivate agli uffici regionali, in particolare per quanto riguarda l’acquisto di libri di testo, materiale didattico, dotazioni tecnologiche funzionali all’istruzione, attività integrative previste dai piani dell'offerta formativa e trasporti. Dalle 19.570 istanze del 2016-17 si è infatti passati alle 35.953 del 2018-19, con una crescita superiore all’80%. A parità di risorse regionali stanziate (circa 11 milioni annui), questo fattore, unito a un valore medio del voucher superiore a quello del precedente sistema degli assegni di studio, ha determinato un incremento della forbice tra le domande ammesse perché in possesso dei requisiti e quelle effettivamente finanziate.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.