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Caso Frecciabianca: la Regione chiede a RFI tutela per i pendolari

Alla Regione Piemonte deve essere riconosciuto il pieno e concreto diritto di tutelare le esigenze di mobilità degli utenti, in gran parte lavoratori e studenti delle province di Vercelli e Novara, che stanno subendo i disagi provocati dalla cancellazione dei servizi Frecciabianca sulla tratta Torino-Milano.

Per questo motivo l’assessore regionale ai Trasporti ha scritto ufficialmente a Rete Ferroviaria Italiana per ricordare che proprio ai collegamenti regionali che svolgono un servizio pubblico spetta la priorità nell’assegnazione delle tracce orarie e per sottolineare come i nuovi servizi Frecciarossa istituiti sulla Torino-Milano non debbano compromettere il potenziamento della mobilità regionale in un contesto in cui i territori del Novarese e del Vercellese - un bacino di utenza potenziale di centinaia di migliaia di persone - hanno perso l’accesso ai servizi veloci a mercato. La richiesta è che ai nuovi servizi regionali, che la Regione deciderà di attivare per sopperire alla cancellazione dei Frecciabianca, venga riconosciuto un trattamento prioritario in entrata e uscita dai nodi di Torino e Milano, con la garanzia di tracce orarie e tempi di percorrenza vantaggiosi. Inoltre l’assessore, facendo riferimento a quanto è stato ventilato in relazione alla possibile soppressione di collegamenti Frecciabianca anche sulla Torino-Genova, ha già specificato al gestore dell'infrastruttura che anche per quella tratta dovranno valere le stesse priorità.

Nel frattempo, la Regione ha sottoposto a Trenitalia ed RFI una serie di richieste relative alla generale velocizzazione dei servizi, a cominciare da quelli rientranti nella tipologia Regionale veloce, auspicando la collaborazione delle imprese ferroviarie nell’azione di tutela della mobilità e dell’attrattività generale dei territori.

A questo proposito, si ricorda che gli Stati generali dei trasporti nel nord-est, che hanno recentemente visto intervenire a Vercelli parlamentari, consiglieri regionali, amministratori locali e soprattutto rappresentanze di pendolari, hanno dato un chiaro segnale: per il trasporto pubblico locale inizia un'epoca di grandi opportunità, che devono però essere gestite in un'ottica di sistema qualificando i servizi e rendendoli più accessibili. In tale contesto tutti, dai soggetti pubblici alle imprese ferroviarie, hanno molto da fare e devono farlo.

Anche perché non va dimenticato che esisteva e continua ad esistere sul mercato uno spazio per collegamenti analoghi ai Frecciabianca che servivano Vercelli e Novara. Non a caso, in Regione stanno iniziando ad arrivare proposte di diversi operatori; le prospettive appaiono incoraggianti e l'interesse è ovviamente massimo.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.