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Un nuovo accordo per migliorare la circolazione dei treni

Lo schema di accordo quadro tra Regione Piemonte e Rete Ferroviaria Italiana per l’assegnazione e l’utilizzo della capacità di infrastruttura ferroviaria approvato il 2 novembre dalla Giunta può essere definito una piccola rivoluzione che consentirà all’ente di “mettere al riparo” le tracce relative all’esercizio che andrà a definire insieme all’Agenzia per la mobilità piemontese.

La Regione avrà infatti la possibilità di bloccare le tracce, ovvero il percorso che produce il calcolo di un canone che normalmente un operatore versa a RFI per assicurarsi la disponibilità di quella tratta nell'orario prestabilito. Al momento si tratta della fotografia dell'attuale servizio, ma l'accordo prevede che si possano possa chiedere modifiche con l’obiettivo di evitare penalizzazioni ad un servizio al quale la Regione contribuisce con 210 milioni l'anno.

L'accordo, come evidenzia l’assessore ai Trasporti, assume una rilevanza ancora maggiore nello scenario che si sta delineando per l'affidamento del servizio ferroviario regionale, che non esclude la convivenza di operatori diversi sulla stessa rete.

Ovviamente sono necessari tempi tecnici per allestire un nuovo esercizio. Per fare un esempio, visto che uno degli obiettivi della Regione è la riduzione dei tempi di percorrenza dei treni regionali veloci, volendo far partire il nuovo servizio con il cambio orario di dicembre 2018 l’Amp dovrà comunicare il nuovo piano tracce entro aprile 2017, consentendo una maggior sinergia ed un maggior coordinamento tra l’intenzione del committente di apportare modifiche in termini di orari, di tempi di percorrenza e fermate e il gestore della rete.

Un caso emblematico è rappresentato dai Frecciabianca che molte polemiche ha sollevato negli ultimi giorni: la traccia del Frecciabianca è attualmente assegnata, dietro pagamento del canone, a Trenitalia, che rinunciando al servizio in “teoria” libera la traccia che potrebbe essere utilizzata per potenziare il servizio dei regionali veloci. Tuttavia ciò non è possibile perché lo stesso Frecciabianca sarà sostituito da un Frecciarossa che avrà accesso al nodo di Milano e la cui traccia è già stata in qualche modo opzionata. Con l’accordo quadro la Regione avere un maggior potere negoziale ed una visone d’insieme del servizio, soprattutto per quanto riguarda appunto l’accesso ai nodi principali, ovvero Milano e Torino.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.